Il vicepremier Matteo Salvini conferma il "no" allo sbarco dei migranti a bordo della Sea Watch, la Ong tedesca che ha salvato 65 profughi al largo della Libia. "Non c'è premier o ministro 5 stelle che tenga: in Italia i trafficanti di esseri umani non arrivano", ha detto il ministro dell'Interno leghista. Ma alla fine il Viminale autorizza lo sbarco per 18 migranti, "bambini accompagnati e una persona in precarie condizioni di salute".
Operazioni di sbarco in corso - A bordo delle motovedette della Guardia costiera, che si stanno occupando del trasbordo delle persone dalla nave, saliranno dunque sette bambini con i genitori, sette madri e tre padri. A loro si aggiunge il migrante con gravi problemi di salute. La notizia è stata diffusa prima da Sea Watch via Twitter e poi confermata dal Viminale.
Inchiesta per favoreggiamento immigrazione clandestina - Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sul caso Sea Watch. Al ministero dell'Interno invece fanno sapere che solo a loro è stato concesso il permesso di sbarcare sulle coste italiane.
Gdf: "Rotta verso la Tunisia" - Resta comunque valida la precedente indicazione del ministero secondo cui "la nave rispetterà la diffida della guardia di finanza" dopo aver "ricevuto indicazioni di fare rotta verso la Tunisia". Salvini sostiene infatti di aver "salvato molte vite con la fermezza", definisce "delinquenti e trafficanti" i membri dell'organizzazione, che "un porto in Italia non ce l'hanno" e ribadisce che "la sentenza della Corte Ue contro i respingimenti non incide sulla normativa italiana. Noi andiamo avanti ad espellere chi viene trovato a commettere atti delittuosi".
Un atteggiamento intransigente in seguito al quale Luigi Di Maio ha accusato il collega leghista di essere "arrogante come Renzi" perché è "in difficoltà sugli scandali di corruzione" che stanno coinvolgendo vari esponenti della Lega.
Parlando invece dell'audizione del suo capo di gabinetto davanti al Tribunale dei ministri di Catania, il ministro dell'Interno ha aggiunto che "il 99% di giudici, magistrati e pm fa bene il proprio lavoro, ma se qualcuno usa denaro pubblico per fare politico e processare un ministro perché fa il proprio lavoro, questo mi dà fastidio. Processatemi, ma non convocate i miei collaboratori. Chiamate me, vengo anche domani a Catania"..
La Sea Watch replica a Salvini: "Siamo volontari, non scafisti" - A stretto giro arriva anche la risposta del comandante della Sea Watch, Arturo Centore: "Non siamo scafisti, siamo un equipaggio di volontari". "Vengono dette tante cose inesatte sul nostro conto - ha precisato il comandante - e per questo ci tengo a parlare e dire come stanno veramente le cose".