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Torna "I want to like you but I find it difficult", pluralità di generi e linguaggi musicali per la rassegna alla Fondazione Prada

Seconda edizione a Milano con tre appuntamenti in programma giovedì 16 maggio, venerdì 14 giugno e venerdì 27 settembre. Tra i protagonisti Biosphere, Colleen, Floating Points e Ben UFO

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Fondazione Prada presenta per il secondo anno una serie di eventi musicali a Milano intitolati "I want to like you but I find it difficult". Il progetto è concepito come una serie di tre appuntamenti in programma giovedì 16 maggio, venerdì 14 giugno e venerdì 27 settembre come un tentativo di esplorare una pluralità di generi e linguaggi musicali ospitando artisti internazionali come Biosphere, Colleen, Floating Points, Helena Hauff, Maarja Nuut & Ruum, Pole, Ben UFO e Craig Richards.

Partendo da una visione personale, sviluppata da Craig Richards, gli artisti selezionati per le tre line-up intende avvicinare pubblici diversi alla vocazione della Fondazione Prada, dimostrando che la cultura è tanto coinvolgente e attrattiva quanto utile e necessaria. Il programma, ideato come un’intensa esperienza culturale, è aperto alle contaminazioni e propone dialoghi inaspettati tra artisti affermati ed emergenti.

Come afferma Craig Richards: "L’idea chiave di questo progetto è contenuta nel suo titolo. La nozione di giudicare, assimilare e comprendere la musica, la forza dei preconcetti, la persona che la suona, il formato, l’ambiente e l’impianto sonoro che la trasmette, lo spazio mentale del momento, il giorno o la notte... Tutti questi fattori contribuiscono a creare il nostro rapporto con la musica. Il punto di partenza del mio progetto curatoriale è la convinzione che questo linguaggio possa essere stimolante, impegnativo, provocatorio, bellissimo e perfino scomodo. Ogni evento è potenzialmente in grado di ispirare o irritare. Come suggerisce il titolo, ogni performance è stata scelta per esplorare l’indescrivibile forza della musica, al di là di piacere o meno".

Il primo appuntamento del 16 maggio include le performance dal vivo di Maarja Nuut & Ruum, cantante e violinista estone conosciuta per le sue performance ipnotiche e di Stefan Betke, in arte Pole, da oltre vent’anni protagonista della musica elettronica astratta. Nella line-up anche i dj set di Helena Hauff, artista tedesca dalle sonorità oscure e a tratti inquietanti, e lo stesso curatore della rassegna, il noto dj e produttore musicale inglese Craig Richards.

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