Una coppia di gabbiani ha trasformato in un incubo la vita di una signora palermitana: ogni volta che la malcapitata apre la porta di casa viene infatti aggredita dai pennuti che hanno deciso di nidificare proprio sul suo terrazzo. Un po' come nel film "Gli uccelli" di Hitchcock, la donna è prigioniera nella sua abitazione e spiega: "Ho chiamato polizia, Lipu e Enpa, nessuno mi vuole aiutare".
Un nido d'amore trasformato in una prigione per Giusi Scimone, questo il nome della donna: ogni volta che apre le finestre o la porta del suo attico, i gabbiani scendono in picchiata e la aggrediscono. Non si tratta però di istinti omicidi, come nel caso degli uccelli di Hitchcock, ma in questo caso di protezione materna: la presenza della signora è percepita come un pericolo per la prole e, di conseguenza, i gabbiani adulti.
La signora spiega sconsolata che "Lipu ed Enpa mi hanno detto che dovrò aspettare 40 giorni prima di uscire di casa, ovvero quando i cuccioli avranno imparato a volare. Solo allora, forse, sarà possibile rimuovere il nido".
La replica - L'Ente Nazionale Protezione Animali risponde spiegando che "non ci risulta di aver ricevuto chiamate dalla signora di Palermo. Anzi, siamo sorpresi di sentire quanto affermato, ovvero che aiutiamo gli animali e non le persone. Noi sosteniamo i proprietari degli animali, ma anche chi si trova in situazioni di emergenza e non sa come affrontarle".
Nonostante ciò, "la signora dovrà avere un po' di pazienza. I gabbiani sono parte della fauna selvatica, protetta come patrimonio indisponibile dello Stato, e il loro nido non può essere rimosso dal terrazzo e tanto meno danneggiato". Poi lascia un consiglio per evitare che si replichi questa situazione spiacevole: "non lasciate residui di cibo, ornate gli spazi con fiori e piante, usate i dissuasori e frequentate gli spazi anche d'inverno. In questo modo i gabbiani saranno scoraggiati e non nidificheranno nel vostro terrazzo".