ma nessuno interviene

Roma, stabile occupato da CasaPound: 330mila euro di debiti da pagare

Come per l'edificio "salvato" dal cardinal Krajewski, Acea attende che ci si metta in regola con le bollette

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A un chilometro di distanza dallo stabile occupato da decine di famiglie cui l'intervento dell'elemosiniere del Papa, padre Konrad Krajewski ha ridato luce e acqua, c'è quello occupato da CasaPound. Anche qui risultano bollette non pagate per un ammontare di 300mila euro ma ci sono elettricità, gas e acqua calda, nonostante un atto di pignoramento controfirmato dal tribunale civile.

Dopo 15 anni di occupazione, ricorda Repubblica, lo spettro dello sgombero è ancora lontano. Il palazzone all'Esquilino di proprietà del Demanio, in passato affidato al Miur, non è tra le 20 urgenze, non è quindi tra i 20 immobili che la prefettura vuole sgomberare al più presto. Così nello stabile alle spalle della stazione Termini la vita continua a scorrere tranquilla, come la corrente elettrica.

L'unica speranza per Acea, che attende il pagamento delle bollette arretrate, è quella di entrare nei flussi finanziari di CasaPound, di mettere le mani nei crediti che la formazione guidata da Gianluca Iannone ha già o potrà avere nei confronti di altri enti pubblici e società.