Lezione pratica sulla legalità

Alunni delle elementari di Cremona in visita alla caserma dei carabinieri, sui social: "Vergogna"

Nell'ambito del percorso didattico sulla legalità i piccoli hanno trascorso una mattinata con i militari. Le foto scattate mentre provavano i loro equipaggiamenti hanno fatto scoppiare la polemica

© carabinieri

Anche una lezione di legalità per i più piccoli può trasformarsi in polemica sui social. Al grido di "Vergogna, vergogna" è stata bocciata da alcune pagine Facebook la visita degli alunni della primaria Trento e Trieste di Cremona alla caserma dei carabinieri, nell'ambito del percorso sulla legalità che scolari e insegnanti conducono in classe. Il motivo? La parte pratica del progetto didattico è finita alla gogna quando dal comando sono state diffuse le foto dei bimbi alle prese con l'equipaggiamento dei militari. Così una giornata, che è stata festosa per gli scolari, è diventata oggetto di attacco a scuola e forze dell'ordine.

Sembrano entusiasti, dalle immagini, gli alunni delle due classi della scuola primaria Trento e Trieste in visita con le insegnanti alla sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cremona.

Entrano nella sala operativa, salgono a bordo delle auto di servizio e indossano caschi e scudi a misura di bambino nelle simulazioni proposte nell'ambito della lezione di legalità. L'obiettivo è mostrare loro ruoli e funzioni dell'Arma. Una giornata di curiosità e sorrisi, insomma, che si è conclusa, come da programma, con una merenda e la premiazione di "Carabiniere nel cuore".

Ma a rovinare la festa, alla vista delle foto ufficiali, sarebbero arrivati gruppi di pacifisti e genitori da tutta Italia.

"Vergognosa l'iniziativa della scuola elementare Trento-Trieste di Cremona: bambini e bambine dai 7 ai 10 anni sono stati condotti nel comando provinciale dei carabinieri dove le forze dell'ordine hanno preparato loro una giornata dimostrativa sulle dotazioni in uso, in particolare quelle per il mantenimento dell'ordine pubblico. Le immagini, scattate dallo stesso comando e diffuse a mezzo stampa, mostrano gli scolari schierati con scudi e caschi, guidati da militari con il manganello in mano", si legge in un post che ha innescato la polemica social.