Abbattere la povertà e ridare dignità al cittadino. Il reddito di cittadinanza è il tema principale della nuova puntata di "Insieme/Juntos". In Italia è stato appena introdotto e ne è nato un acceso dibattito. Ma come funziona negli altri Paesi europei? Dall'Italia alla Spagna fino alla Danimarca: in questa nuova puntata Alessandra Viero e Ana Núñez-Milara ci conducono in un viaggio che coinvolge persone comuni ed esperti.
Si parte proprio dall'Italia. "Insieme/Juntos" ha raccolto le voci di chi ha presentato domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Come Laura, ex operaia, 41 anni e due figli a carico. La donna ha perso il lavoro. La fabbrica che l'aveva assunta ha chiuso. "Ho portato curricula ovunque, nessuno mi ha aiutato", dice. Laura ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza, ma le è stato rifiutato.
"In un paese civile bisogna sostenere chi è in difficoltà, credo sia necessario avere un reddito minimo garantito. Si pone però una questione pratica, innanzitutto quella di trovare delle risorse per finanziare il reddito di cittadinanza. Finanziarlo prendendo i soldi in prestito, cioè facendo più deficit o rinunciando a sistemare i conti pubblici non mi sembra una grande idea, perché se poi con i conti pubblici in disordine si verifica una crisi economica, questa crea più poveri. Occorre quindi trovare delle fonti di finanziamento e ancora queste non si sono trovate", dichiara Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio dell'Università Cattolica che parla anche di rischi correlati al sussidio.
Si vola, poi, in Spagna, dove la questione è più complessa perché il reddito di cittadinanza varia da regione a regione. Anche in questo caso, come in Italia, il tema è molto sentito perché nel Paese il tasso di disoccupazione è uno dei più alti in Europa. "Insieme/Juntos" ne ha parlato con Gonzalo Pino, segretario del sindacato Ugt; Mari Cruz Vicente, segretaria del sindacato CC.OO; Raúl Flores, della Fondazione Foessa - Caritas Spagna; Gonzalo García, economista Afi e Javier Ibars, del Foment del Treball Nacional.
L'ultima tappa del viaggio è la Danimarca, dove il sussidio è tra i più alti d'Europa: 1.325 euro se si è single, ma anche di più se si hanno figli. E a parte lo Stato garantisce anche un aiuto per pagare l'affitto. "I danesi sono un po' coccolati dallo Stato fin da quando nascono", spiega Chiara Marmugi, della Camera di Commercio italo-danese. "Insieme/Juntos" si è anche recato nel principale centro per l'impiego di Copenaghen che accoglie ogni giorno migliaia di persone in cerca di lavoro, disoccupati e soprattutto chi percepisce il sussidio.
Il programma settimanale è frutto di una collaborazione con Mediaset Spagna ed è realizzato in partnership con il Parlamento Europeo.
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