Sei adolescenti tra i 16 e i 18 anni sono stati arrestati dalla polizia a Reggio Calabria con le accuse di atti persecutori, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile. Le vittime della "baby gang" erano quattro ragazze minorenni, di cui una, all'epoca dei fatti, aveva meno di tredici anni.
L'operazione è stata chiamata "Baby Crime". Il gip del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria ha disposto il collocamento in diverse comunità per due 16enni (F.G.P. e A.G.) e per quattro 18enni (P.K., N.M., E.A.L. e E.S.). Le indagini sono partite da una segnalazione arrivata da "S.O.S. Telefono Azzurro" su una presunta aggressione a sfondo sessuale nonché numerose condotte vessatorie e molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo.
Formalizzando la denuncia la vittima dell'aggressione a sfondo sessuale ha riferito poi diversi episodi di condotte moleste, "in via continuata e permanente", di cui era stata vittima insieme ad altre due ragazze minorenni. Il racconto dell'aggressione fisica a sfondo sessuale subita è stato quindi riscontrato dagli inquirenti visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza e analizzando il traffico dati degli smartphone usati dai giovani ragazzi.
In relazione alle presunte condotte di bullismo di cui si era reso responsabile un ragazzo minorenne, durante il ciclo triennale di scuole medie, tutte le vittime hanno confermato di aver subito continue molestie concretizzate in ripetuti insulti, minacce gravi e aggressioni fisiche, con conseguente cambiamento delle abitudini di vita delle stesse e l'ingenerarsi di un perdurante stato d'ansia, con un evidente effetto destabilizzante della loro serenità e del loro equilibrio psicologico. Sono emersi anche altri episodi di violenza fisica a sfondo sessuale ai danni di due ragazze minorenni, di cui una con meno di 13 anni: quest'ultima in circa dieci episodi è stata adescata con l'inganno dal ragazzo autore degli atti bullismo, con l'intento di ottenere un incontro e compiere con lei atti sessuali, in concorso con gli altri amici.