Trentasei migranti sono stati soccorsi al largo della Libia da una nave della Marina Militare italiana. Il barcone "imbarcava acqua e quindi era in procinto di affondare", con le persone a bordo, "prive di salvagenti", che "erano in imminente pericolo di vita", spiega la Marina. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, tira dritto: "Io porti non ne apro". Ma il premier Conte annuncia: "I migranti sbarcheranno nel porto militare di Augusta".
Il presidente del Consiglio ha poi ringraziato Francia, Malta, Lussemburgo e Germania "per la sollecitudine con cui, nel giro di poche ore, hanno dichiarato la disponibilità ad accogliere gli immigrati, partecipando alle operazioni di redistribuzione".
"Perché il salvataggio è avvenuto in acque libiche? - si è chiesto il leader della Lega -. Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che mercoledì in pieno Ramadan ha soccorso, salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. E' vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo".