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Seggiolini antiabbandono, slitta l'obbligatorietà in auto | Stop cellulare alla guida: si lavora ai paletti norma

A denunciarlo è l'associazione Altroconsumo: "Hanno rimandato ogni decisione sulle caratteristiche tecniche a un decreto attuativo, che però ancora non è pronto"

agenzia

I sistemi elettronici antiabbandono per i seggiolini, che sarebbero dovuti diventare obbligatori a partire dal primo luglio, probabilmente lo saranno non prima di novembre. A denunciarlo è l'associazione di consumatori Altroconsumo, secondo cui la normativa "si è limitata a introdurre l'obbligatorietà di questi sistemi rimandando ogni decisione sulle caratteristiche tecniche" a un decreto attuativo, che però ancora non è pronto.

Come ricostruito da Altroconsumo, il decreto ha "visto la luce sotto forma di bozza di testo solo il 21 gennaio di quest'anno. Il testo, che è stato inviato per eventuali aggiustamenti all'ufficio Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione Europea, sarebbe dovuto rimanere fino al 22 aprile, ma a causa di una proroga ci rimarrà invece fino al 22 luglio, per poi finire al Consiglio di Stato che dovrà dare parere positivo affinché venga pubblicato".

Codice della strada, stop al cellulare: si lavora ai paletti della norma - "Non si può inibire del tutto l'uso del cellulare alla guida, quello che deve passare è il messaggio: non ci si può distrarre, ma è diverso se, per esempio si controlla lo smartphone per verificare la direzione che si sta prendendo, il percorso, o per consultare i social network". Così il relatore per la Lega, Giuseppe Donina, parlando della riforma del codice della strada, all'esame della commissione Trasporti della Camera. Si sta quindi lavorando per definire con precisione, fissando i paletti per evitare interpretazione, alla norma per il divieto dell'uso del cellulare in auto.

"Con i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quindi si sta cercando la formulazione ideale" per sanzionare le distrazioni "senza lasciare troppo spazio alle interpretazioni", spiega Donina. "E' un'operazione delicata", riconosce il deputato leghista ma necessaria per "dare uno strumento" a chi deve poi sanzionare il guidatore in questione. La bozza del testo, nata dalle proposte della Lega e del M5s, prevede infatti, per chi viene colto con gli occhi su smartphone, portatili, notebook, tablet e dispositivi, multe che volano da 161-647 euro a 422-1.697 euro con la sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi (da innalzare se si reitera la violazione nel biennio successivo).

I lavori sul codice della strada in commissione riprenderanno già domani, ma prima di arrivare a un testo completo, con le integrazioni avanzate dalle opposizioni, serviranno, chiarisce Donina, "probabilmente altri dieci giorni". L'approdo in Aula è quindi previsto, fa sapere, per il mese di "giugno".

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