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Gb: 13enne spende 6mila sterline per giocare a FIFA e sopportare la pandemia

Il padre di un ragazzo britannico si confessa sul web e svela come suo figlio abbia speso una fortuna in videogiochi

IGN

Sebbene il mondo dei videogiochi sia diventato di dominio pubblico e sia salita l’età media di coloro che dedicano il loro tempo libero a lunghe sessioni videoludiche, anche i giocatori adulti e soprattutto i genitori più tecnologicamente consapevoli sembrano generalmente all'oscuro di come funzionino alcune dinamiche interne a questo universo. Molti appaiono soprattutto inconsapevoli di come i moderni giochi non siano adatti all’età dei propri figli o ruotino intorno a cicli distruttivi, specie quando coinvolgono microtransazioni o acquisti in-app. È il caso di un genitore britannico che ha rivelato come il figlio abbia speso oltre 6mila sterline per giocare a FIFA su Xbox durante la pandemia.

Il post straziante del papà inglese è apparso sul forum Mumsnet dell'utente anonimo "NameChangedCosShame", che confessa lo shock subito dopo aver scoperto che suo figlio adolescente avesse speso l’esorbitante somma su FIFA Ultimate Team. Il genitore descrive come il ragazzo sia stato duramente colpito dal lungo periodo di blocco pandemico del Regno Unito, che lo ha costretto come migliaia di altri adolescenti a virare la propria giornata su computer e console, cancellando ogni attività di socializzazione.

Molti utenti hanno prontamente accusato l’uomo di poca responsabilità nei confronti del ragazzo, mentre alcuni hanno sostenuto che il post sia stato confezionato ad arte per colpire intenzionalmente il mondo dei videogiochi. Ma esistono purtroppo innumerevoli altri esempi legati alla dipendenza da gaming negli adolescenti, al di là della pandemia. Studi psicologici hanno dimostrato più e più volte come la dipendenza dal gioco possa aumentare di pari passo con il declino della salute mentale e come spesso questa debolezza venga sfruttata dall’industria videoludica.

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Gli utenti del forum hanno dunque consigliato al genitore di attivare il parental control sulla Xbox del ragazzo, impedendo ogni tentativo d’acquisto. Ma il fatto dimostra come ancora al giorno d’oggi non esista abbastanza educazione sui videogiochi da parte delle famiglie e di come, purtroppo, “distrazioni” come questa possano portare i propri figli in un baratro da cui è difficile risalire.

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