Il piccolo Alex ringrazia. Il bimbo, che 4 mesi fa ha subito un trapianto di cellule staminali al Bambin Gesù di Roma, ha scritto attraverso la pagina Facebook, inaugurata dai suoi genitori, alle migliaia di persone che in questo periodo gli hanno dimostrato solidarietà, vicinanza, affetto.
"Non è stato semplice, sono stato lontano da tutto e da tutti, posso finalmente intraprendere una nuova avventura: vivere come i bimbi delle mia età. Ho combattuto come un guerriero, mi sono aggrappato alla vita con tutte le mie forze, così come giorno dopo giorno stanno facendo tanti altri bambini e malati che impavidi stanno combattendo battaglie estenuanti".
"Vi prego - continua - non lasciate infrangere questo maremoto sullo scoglio dell’indifferenza, ma sostenete la sua onda d’urto per alimentare le speranze di guarigione di altri malati, molti in età pediatrica come me. Io sono riuscito a compiere due anni perché papà mi ha donato le sue cellule staminali emopoietiche, e mi ha pure raccontato che è stato davvero molto semplice. Poi i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno fatto la magia e mi hanno salvato. Ed oggi sono qua a confessarvi che è di gran lunga più pauroso aver bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche non avendo un donatore compatibile disponibile, rispetto alla paura di un ago o di un intervento in anestesia locale per il prelievo delle cellule staminali".
"Credo di essere stato anche un po' fortunato, ho incontrato medici formidabili, sono stato curato in un centro d'eccellenza, e sono guarito", prosegue il post. Non si tratta di un addio, "ma un arrivederci", si legge ancora, e i ringraziamenti vanno anche a tutti coloro che, iscrivendosi al registro dei donatori di midollo osseo, stanno "donando a tanti altri bambini, e malati, un'altra occasione". L'invito e la speranza è che le donazioni proseguano per tutti i bambini che ne hanno bisogno