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Dal 6 maggio sciopero dei giudici di pace: "Superare la riforma Orlando"

I sindacati di settore protestano: "Aspettative disattese". Dal 13 maggio incroceranno le braccia vice procuratori e giudici onorari. I precari della Giustizia chiedono stabilizzazione e tutele

ansa

Sciopero dei magistrati onorari contro "la persistente inerzia del governo" sulla riforma della categoria. Dal 6 al 17 maggio incroceranno le braccia i giudici di pace, mentre dal 13 al 17 maggio sarà la volta dei vice procuratori e dei giudici onorari presso i tribunali. A proclamare la protesta diverse associazioni di categoria, A.N.M.O., C.G.d.P., M.O.U. e U.N.I.M.O, che assicurano: saranno garantiti i servizi essenziali secondo le modalità e nei limiti previsti dai propri codici di autoregolamentazione.

In una nota congiunta le 4 organizzazioni ricordano che era nel contratto di governo l'impegno a superare la riforma Orlando. E affermano che le proposte dei tecnici nominati dal ministro Bonafede nel tavolo tecnico istituito col dichiarato intento di condurre rapidamente alla individuazione di una proposta legislativa condivisa dalle categorie interessate, sono state " completamente disattese".

"Ricordiamo - affermano - che, in sede di tavolo tecnico e politico, appariva chiara l’intenzione di sovvertire i termini usati dal precedente legislatore per aderire alle linee della nostra proposta: l'ufficio per il processo su base volontaria; il compenso dignitoso proporzionale al lavoro prestato senza obbligo di presenza in ufficio; disciplina in caso di maternità e malattia; un sistema previdenziale; la permanenza in servizio sino al limite di età anche oltre i 4 mandati quadriennali; un regime d’incompatibilità meno stringente; la possibilità di trasferimento e la modulabilità dei disciplinari".

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