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Il cantautore e musicista milanese Marco Massa sul palco del "Blue Note"

L'artista suonerà domenica 5 maggio alle 21, con la sua nuova band

roberto-cifarelli

Nuovo suono e nuovo progetto musicale per il cantautore e musicista milanese Marco Massa, un artista che come vedremo tra poco non si è mai sentito appagato, ma ha sempre cercato di ampliare i suoi orizzonti, facendo tesoro, soprattutto negli ultimi anni, della sua passione per la musica del Nord Europa. Massa suonerà al Blue Note di Milano domenica 5 maggio alle 21, con la sua nuova band.

La band è composta, oltre che da lui, anche da Marco Grasso: computer engineer, drum programming, Pietro La Pietra: chitarra synth ed effetti; Michelangelo Decorato: key, computer atmospherics, Marcello Malacrida: batteria, Francesco Massa: clarinetto, effetti, con Mauro Tondini: in veste di ingegnere del suono.

Oggi, la musica di Massa (che ha voluto al suo fianco un arrangiatore di rango come Marco Grasso, vincitore nel 2013 del Lavagnino Composer Award), approda ad una vera e propria svolta sonora, frutto dell'incessante volontà dell'artista di confrontarsi, con un mondo in continua trasformazione. Al Blue Note di Milano Marco Massa realizzò il suo album: "A volte arriva il jazz" del 2013.
Negli anni Massa ha collaborato con big del calibro di Tullio De Piscopo, Eugenio Finardi, Armando Corsi, Massimo Moriconi, Faso (di Elio e Le Storie Tese), Nicola Stilo, Lee Konitz e molti altri. Marco Massa, nostro gradito ospite a "Popular", parla così del suo percorso....

E' una ricerca che in questi hanno ho portato avanti, attraverso le mie canzoni, dice il cantante e musicista, realizzando Sn "viaggio" attraverso il suono. In particolare quello che presenterò al Blue Note è un progetto nuovo, con molti brani inediti. Sono 11 le composizioni, cose anche degli anni passati, ispirate alla musica nord europea con musicisti come Jan Bang, Jon Hassell, Erik Honoré, David Silvyan, che io amo particolarmente; è una bella sfida perché Scandinavia lavorano molti musicisti, tutti bravi.

Nel tuo nuovo progetto elettronica e suoni acustici, non solo convivono, ma dialogano ed interagiscono tra loro..
Si, e devo dire che è stato avvincente far dialogare queste due componenti nel progetto: quella acustica e quella elettronica sono le mei due "anime" musicali, io nasco come cantautore acustico, per poi approdare nel jazz ed arrivare con il mio nuovo progetto ai suoni elettronici, ricavati dal computer con musicisti molto versatili, pronti ad adattarsi alle situazioni più svariate. Pietro La Pietra al Blue Note suonerà chitarra synth e lavorerà con gli effetti, poi Michelangelo Decorato grande pianista e collaboratore di Claudio Fasoli fondatore del mitico Perigeo, Marcello Malacrida giovane batterista molto elettico, poi mio figlio Francesco Massa al clarinetto.

Cosa rappresenta per te suonare al Blue Note?
E' il tempio de jazz, ma più in generale della buona musica che mi appartiene e che cerco di esprimere attraverso la canzone d'autore. Dopo il Blue Note faremo un disco con questi nuovi compagni di viaggio, si intitolerà "DavantI Ad Un Film" e sarà mixato da Pino Pischetola, storico tecnico del suono di Franco Battiato. Poi sto lavorando ad nuovo progetto: uno spettacolo teatrale con l'attrice Stefania Rocca.

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