Ecco, quello che non sapete e che non vi dicono sul trapianto di capelli.
Se stai perdendo i capelli, sia in una situazione iniziale o avanzata, e stai pensando di fare un trapianto di capelli, è necessario avere piena consapevolezza dei limiti e dei benefici di questo intervento. Fino a pochi anni fa era considerato “la cura della calvizie” ma fortunatamente le cose stanno cambiando, grazie ad una maggiore consapevolezza sulle cure reali che possono risolvere il problema.
Avete mai sentito parlare di Protocolli non invasivi di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare?
In tutto il mondo scientifico rappresentano la strategia terapeutica d’eccellenza anche nella cura della calvizie. I suoi principali punti di forza; assenza di chirurgia, assenza di qualunque controindicazione, senza taglio dei capelli, non è frazionato in più sedute impegnative ma concentra l’azione terapeutica in una sola sessione coadiuvata da un follow-up ad personam. Per ultimo ma non meno importante concede una ripresa immediata alla vita sociale.
L’eccellenza in questo campo è rappresentata dal Protocollo bSBS, a testimonianza di questo l’ultimo prestigioso Premio assegnato AL Dott. Mauro Conti. HairClinic Italia è la Vincitrice della IX edizione annuale dei Le Fonti INNOVATION Awards® con il patrocinio esclusivo della Commissione Europea.
L’approccio terapeutico consente di ottenere le condizioni necessarie per promuovere massimi risultati clinici, estetici e duraturi. Proprio insieme al Dott. Mauro Conti vi spiegheremo brevemente di cosa si tratta.
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Senza Chirurgia si possono ottenere risultati di valore e duraturi. Quello che non vi dicono riguardo al trapianto di capelli.
Quello che spesso non viene detto, riguardo al trapianto di capelli, è che non tutti possono sottoporsi a questo intervento.
Affinché un auto-trapianto possa essere effettuato è necessario valutare le condizioni dell'area donante, lo stato di avanzamento della calvizie del paziente e la qualità dei capelli. Non tutti quindi possono sottoporsi ad un trapianto di capelli, esistono fattori che cambiano da caso a caso, da paziente a paziente.
Durante il trapianto di capelli vengono prelevati bulbi geneticamente “più protetti” dal DHT, che è una della cause principali dell’alopecia androgenetica, dalla nuca e dall’area temporale della testa del paziente. Questi bulbi vengono poi innestati nella zona interessata dalla calvizie, rinfoltendola. Ma…
Il DHT però è solo una delle causa della calvizie, vi sono altre cause come la Prostaglandina PGD2 e altre del tutto personali che possono agire negativamente anche su questi follicoli una volta che vengono spostati dalla loro sede originaria per poi essere inseriti nelle aree glabre.
Questo spiegherebbe il perché molti pazienti dopo uno o più trapianti di capelli, a distanza di pochi anni sperimentano la caduta di gran parte di questi capelli.
Il Dottor Mauro Conti Direttore Scientifico di HairClinic Italia clinica altamente specializzata in Medicina Rigenerativa nella cura dalla Calvizie, afferma infatti:
“La maggior parte dei pazienti sottoposti a trapianto di capelli apprezzano i risultati nei primi due o tre anni, poi si riparte con un nuovo diradamento. Di fatto è sempre più sovente incontrare pazienti insoddisfatti dopo aver eseguito 2, 3 o più trapianti, il trapianto di capelli non basta per risolvere la calvizie.”
Per impedire che questo accada, il trapianto di capelli deve essere effettuato solo su una basa sana e profondamente curata.
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Il trapianto di capelli è un vero intervento chirurgico, complesso e pieno di insidie da evitare.
Le principali tecniche di trapianto di capelli sono sostanzialmente due: la STRIP (FUSS) e la FUE.
La tecnica STRIP viene effettuata asportando con il bisturi una porzione di cute dalla quale saranno poi prelevati i follicoli da trapiantare. Il decorso operatorio, come si può immaginare facilmente, è lungo e doloroso e non è raro che lasci qualche brutta cicatrice, evidente sulla cute.
La tecnica FUE invece viene effettuata follicolo per follicolo, tramite un apposito strumento. Non ci sono cicatrici altamente visibili è la guarigione è più rapida e meno impegnativa, questa tecnica è quella più diffusa a livello mondiale.
Si tratta quindi di un intervento chirurgico vero e proprio, con una serie di precauzioni post operatorie e alcuni possibili, non così rari, effetti collaterali, addirittura molto gravi per la salute quando non si impiegano le dovute linee guida cliniche, tecniche e di sicurezza.
Tra quelli meno gravi per la salute ma dannosi per l’estetica il più frequente è quello che viene chiamato "shock loss”. Infatti, se i follicoli malati o danneggiati che producono capelli sottili non vengono curati, difficilmente resistono al trauma degli innesti del trapianto, e cadono in modo accelerato. Questo è solo uno dei motivi per i quali il trapianto di apelli è altamente sconsigliato nelle situazioni di diradamento.
Resta inteso che qualunque sia la tecnica adottata, l’autotrapianto di capelli va sempre effettuato dopo aver curato la calvizie, la cute e i follicoli in difficoltà e colpiti dalle cause dell’alopecia. Solo in questo modo sarà possibile ottenere buoni risultati estetici e soprattutto duraturi.
Fate attenzione a…
Diffidate da chi pubblicizza trapianti di capelli senza cicatrici e recuperi immediati. Il buon senso dovrebbe sempre avere la meglio, non esiste la chirurgia senza cicatrici, non esiste un recupero totale immediato. Dopo il trapianto di capelli va adottato un follow-up meticoloso con tempi precisi, ne vade la buona riuscita dell’intervento.
Conoscere il medico che esegue i trapianti è fondamentale, solitamente in alcuni centri non si conosce la storia medica del chirurgo, le sue esperienze e tutto quello che serve per valutare a chi ci si sta affidando. Decidere su una foto non è saggio, non testimoniano la sua bravura, su 10 o 20 che possiamo trovarne positive, quanti pazienti in tutto sono stati trattati? Se per un trattamento non chirurgico vi è l’impossibilità di creare danni al paziente, per un intervento chirurgico le possibilità di creare danni, anche seri, sono più concrete.
Come per ogni settore, anche in medicina è necessario affidarsi ad uno specialista nella materia. Affidarsi ad un medico che si occupa solo di micro-chirurgia della calvizie ha un valore non indifferente. Bisogna essere certi che il chirurgo e la sua equipe abbiano vere caratteristiche di sicurezza, praticità, manualità ed esperienza.
Appurato che il trapianto di capelli non è una cura, per affrontare la problematica serviva un approccio terapeutico differente. L’ingresso della Medicina Rigenerativa Multidisciplinare colmò questo vuoto.
Il trapianto di capelli non cura la perdita dei capelli. Non ferma l'alopecia. Chi si è già sottoposto ad un autotrapianto di capelli lo sa bene. Non è raro ritrovarsi a compiere più volte questa operazione, perché i capelli, quelli non trapiantati, continuano a cadere. Come e più di prima. Esistono addirittura pazienti che si sono sottoposti ad interventi di autotrapianto di capelli cinque o sei volte, con risultati finali insoddisfacenti. Quindi se la vostra paura è quella di diventare calvi, sappiate che il trapianto di capelli non è una soluzione completa, perché i vostri capelli continueranno a cadere per via della patologia in corso, il trapianto di capelli non curerà il problema alla base.
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Per anni il trapianto di capelli è stato considerato una delle scelte migliori, se non l’unica. Ma negli ultimi anni una nuova consapevolezza ha cambiato l’approccio terapeutico.
Il consiglio del Dottor Mauro Conti, direttore Scientifico di HairClinic Italia, è di “pensare di sottoporsi al trapianto di capelli solo se si è affrontato prima il problema con una cura completa della calvizie, ed è qui che la Medicina Rigenerativa Multidisciplinare entra in azione”.
Infatti, tra le problematiche del rinfoltimento c'è quello che viene chiamato "shock loss", ovvero la perdita nei successivi 12/24 mesi dei follicoli malati, ma anche una disarmonia estetica. Questo perché i capelli trapiantati, più forti, spessi e sani rispetto agli altri, creano l'idea di un effetto “finto”.
È importante invece dare nuova vita ai follicoli non atrofici con gemma attiva, in modo che possano ricominciare a produrre capelli, invertire il processo di miniaturizzazione dei capelli sottili e danneggiati; ciò aumenta notevolmente la densità visiva del parco follicolare e dona un risultato estetico appagante.
La Strategia Terapeutica Multidisciplinare del Protocollo di Medicina Rigenerativa, rappresenta una certezza e sicurezza nella cura non chirurgica della Calvizie.
Negli ultimi anni il numero di persone che hanno deciso di rivolgersi alla Medicina Rigenerativa Multidisciplinare è in netta crescita. Consente di curare il problema dell'alopecia attraverso percorsi terapeutici non invasivi volti a promuovere risultati clinici stabili e più duraturi nel tempo.
Le differenze tra un Protocollo Terapeutico di Medicina Rigenerativa con i trattamenti cosmetici offerti nei vari centri tricologici sono nette. Offre la possibilità concreta di avvolgere la patologia nella sua totalità attraverso una Terapia Sinergica altamente personalizzata.
Ma attenzione, agite per tempo. Chi si rivolge al Protocollo bSBS, senza perdere tempo con trattamenti inefficaci, ha concrete opportunità di contrastare in modo significativo il problema della calvizie alla sua base, e questo anche dal punto di vista estetico favorendo i massimi risultati rigenerativi autologhi.
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La perdita di capelli non può essere curata con un ingrediente singolo, ma con Protocollo Terapeutico coordinato.
Per chi soffre di calvizie (dal diradamento alla calvizie già più compromessa) e punta ad avere maggiori possibilità di successo e i massimi risultati autologhi, il passo più corretto da fare è rivolgervi tempestivamente ad un vero Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare.
Un aspetto molto importante che riguarda la Medicina Rigenerativa Multidisciplinare è la totale assenza di controindicazioni o effetti collaterali, una ripresa al sociale immediata, nessun segno visibile dopo la Sessione Terapeutica.
Solo in un secondo momento, sarà possibile prendere in considerazione di effettuare un trapianto di capelli, per rifinire esteticamente un cambiamento clinico, e non per coprirlo momentaneamente.
“Nel caso di diradamento è importante che i follicoli sani continuino a rimanere sani e che quelli malati vengano curati e abbiano una nuova circolazione, solo in questo modo i capelli diventeranno più robusti”, dichiara il Dottor Mauro Conti.
I benefici clinici, promossi dalla Medicina Rigenerativa Multidisciplinare, sono determinanti.
Esprime il massimo potenziale sul diradamento, sull’alopecia da assottigliamento dei follicoli localizzato o diffuso (oltre il 93% dei pazienti trattati), nelle calvizie più avanzate è una fase determinante pre chirurgia.
Per chi soffre di calvizie, il Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare bSBS è il passo più corretto e dalle più alte possibilità di successo statistiche, sicuramente non paragonabile a qualunque trattamento cosmetico proposto, e da compiere prima di altre metodiche invasive.
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HairClinic è la Vincitrice della IX edizione annuale dei Le Fonti INNOVATION Awards® con il patrocinio esclusivo della Commissione Europea. Eccellenza dell’Anno / Innovazione & Leadership.
Leader Innovativo, tecnologico e specialista nella Medicina Rigenerativa per la cura dei capelli.
La nostra redazione, i nostri telespettatori, i lettori (rivista WORLD EXCELLENCE e la televisione LE FONTI TV) e le migliaia di pazienti, segnalano HairClinic Italia per essere un’eccellenza in forte crescita e leader innovativo, tecnologico e specialista nella Medicina Rigenerativa per la cura dei capelli. Le Fonti Awards. Vedi la news completa.
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Dott. Mauro Conti, Presidente dell’Osservatorio Nazionale della Calvizie e Direttore Scientifico di HairClinic Italia. Impegnato a livello internazionale nella creazione e attuazione di tecnologie di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare applicate alla Cura della Calvizie
Pubblicazioni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5655625/
Interviste al Dott.Mauro Conti sul canale Vimeo HairClinic: https://vimeo.com/hairclinic