Come ci siamo detti spesso in questa rubrica, i videogiochi per mobile spesso rappresentano una "frontiera" del divertimento elettronico. Non solo perché riuscire a far stare un gioco "grosso" su uno schermo "piccolo" non è semplice, e non solo perché il sistema di controllo touch impone nuove interfacce di controllo che si dimenticano del controller e della tastiera e devono reinventarsi per far funzionare tutto con pochi tocchi sullo schermo, ma anche per il genere stesso del videogame.
Ecco quindi che questa settimana conosciamo un koala appassionato di droghe leggere, un platform che si comanda con un solo dito e un gioco steampunk in cui il povero protagonista, un cucciolotto meccanico, morirà centinaia di volte mentre voi cercate di capire come salvarlo.
STONE Meglio specificarlo subito: Stone è un gioco pensato per un pubblico adulto, un po’ come potrebbe esserlo l’ultimo noir dei fratelli Coen. D’altra parte, il protagonista è un koala che ama la cannabis e che se venisse multato di 50 cent per ogni parolaccia, dopo un’ora avrebbe già fornito all’erario soldi a sufficienza per ripagare il debito nazionale. L’avventura di Stone inizia al suo risveglio, quando scopre che l’amore della sua vita è sparito e una enigmatica telefonata gli preannuncia il terribile rapimento. L’appartamento è totalmente a soqquadro e la notte passata completamente rimossa dalla memoria – alcol e droga ne sono sicuramente colpevoli. Per fortuna, il nostro peloso protagonista è anche un detective privato, che sa muoversi nel sottobosco borderline della criminalità, e quindi parte a spron battutto per cercare di capire cosa è successo. A metà tra Il grande Lebowsky e Una notte da leoni, Stone è un’avventura dove non ci sono enigmi: dovrete esplorare le location – che non sono mai moltissime – a caccia di indizi e persone da interrogare per cercare di ricostruire cosa è successo e dove è finita la vostra dolce metà.
Così finirete in bar malfamati dove siete stati banditi e dovrete scegliere accuratamente le parole per scucire qualche dettaglio importante, in discoteche fumose dove losche band sanno più di quello che dicono, a incrociare il percorso di indagini sottocopertura di poliziotti più pericolosi dei delinquenti. Il tutto in un mondo di animali antropomorfizzati con un twist "australiano" (che poi è il paese dove è stato realizzato). Quindi, niente oggetti da scovare e o polli di gomma da combinare con le carrucole, ma solo una storia da seguire dall’inizio alla fine. Buona la traduzione in italiano, necessaria per godersi la storia per chi non conosce bene l’inglese, visti i termini "slang" utilizzati. Un gioco diverso dal solito e dai tempi "rilassati", che si gode al meglio su iPhone o iPad nei momenti di pausa.
Stone è disponibile su iOS, noi l'abbiamo provato su iPad Pro.
OCO Dieci anni fa avremmo potuto mai pensare di giocare a un platform comandato da un solo tasto, e addirittura di divertici? Quando Super Mario e Sonic cercavano di diventare tridimensionali, di effettuare un doppio salto, di schiacciare i nemici e arrampicarsi sulle pareti, difficilmente avremmo potuto credere di godercela con un platform dotato di un solo controllo. Certo, c’è da dire che Oco è un gioco "minimalista": il percorso è un dedalo di spazi colorati su cui si muove un quadratino bianco, che è poi il nostro alter ego. Detto quadratino si muove da solo, e il suo IQ da fossa delle Marianne gli permette solo di cambiare direzione quando incontra un ostacolo.
Al resto dovrete pensarci voi, facendolo saltare al momento giusto con l’unico controllo che vi è concesso – per l’appunto, il salto. Dovrete evitare pericolosi "buchi" senza fondo, calibrare il balzo sulle superfici di colore diverso che accelerano o fanno super-saltare il quadratino: l’obiettivo è raccogliere tutti i pallini gialli. I livelli – moltissimi! – di Oco sono fulminei e li finirete in una manciata di secondi, a patto di trovare la combinazione e il ritmo giusto per i vostri salti. Capire qual è il modo giusto di prendere tutti i pallini è già molto soddisfacente, specie quando la difficoltà si impenna dopo qualche livello introduttivo. Riuscire a stare sotto il "tempo" prefissato e ridurre al minimo il numero di salti è quasi diabolico e necessario per tre-stellare ogni livello. E sebbene Oco sia minimalista, l’effetto visivo dei livelli ruotanti e della vostra scia è quasi ipnotico. Scaricarlo non costa nulla, quindi provatelo!
Oco è disponibile su Android e iOS, noi l'abbiamo provato su Neffos.
THE UNLIKELY LEGEND OF RUSTY PUP Un cagnolino indifeso in un mondo mortale di macchine, vapore e ingranaggi. C’è molto "steampunk" in Rusty Pup, ma di quello oscuro e tetro. L’ambientazione affascinante nasconde però un gioco difficile da comprendere: già solo per iniziare una partita dovrete "scoprire" dove è celato lo "start" nel menu iniziale. Ogni livello del gioco è un agglomerato di percorsi, ruotone dentate, sbuffi di fumo e ostacoli: come un lemming, il nostro cucciolo andrà solo dritto, evitando il più possibile le zone oscure. Così dovrete interagire con il livello accendendo o spegnendo delle luci, in modo da direzionale il cagnolino verso l’uscita, evitando nel contempo le trappole mortali. Non ci riuscirete, non al primo colpo: vedrete il cucciolotto fare una brutta fine moltissime volte.
Rusty Pup è un gioco dove bisogna provare e riprovare, capendo da soli qual è il percorso più sicuro, costruendo passaggi con le scarse risorse a vostra disposizione e con precisione millimetrica. Il fatto che il gioco non vi spieghi nulla e che scoprire cosa fare è parte del masochistico divertimento rende Rusty Pup ancora più criptico e oscuro, cosa che, abbinata al prezzo non certo basso per giochi mobile (siamo sugli 8 euro) lo rende interessante soprattutto per i palati più fini, a caccia di un’esperienza complicata e poco intuitiva, più vicina ai cosiddetti Souls-like che a un platform “classico” su mobile. Per questi palati, Rusty Pup sarà piacevolissimo e unico, soddisfacente quando si scopre come risolvere quel passaggio particolarmente delicato e divertentissimo nei commenti del "narratore" esterno (purtroppo, solo in inglese). Per gli altri, quasi fastidioso.
The Unlikely Legend of Rusty Pup è disponibile su iOS, noi l'abbiamo provato su iPad Pro.