Il primo ministro dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha avvertito che sono possibili nuovi attacchi nel Paese, dopo quelli di Pasqua, perché agli inquirenti risulta che ci sia altro esplosivo e altri terroristi ancora in giro. Il premier ha aggiunto poi che ci potrebbero essere "alcuni legami" tra gli attentatori e l'Isis. Il bilancio delle vittime è salito a 321 morti, tra i quali 45 bambini.
Isis diffonde la foto del "capo" dei kamikaze - L'Isis ha diffuso la foto di un uomo affermando che è lui ad aver guidato i kamikaze della strage di Pasqua. In un comunicato diffuso attraverso la sua agenzia Amaq, lo Stato islamico descrive dove è stato dislocato ogni kamikaze e fornisce il nome di battaglia di ciascuno senza specificarne la nazionalità.
"Cingalesi tutti gli arrestati" - Il premier ha poi affermato che tutte le persone finora arrestate per gli attacchi di Pasqua sono cittadini cingalesi e che alcuni degli attentatori hanno viaggiato all'estero per poi rientrare in patria e colpire.
Turisti rientrati: "All'improvviso l'inferno" - Dal Paese messo in ginocchio dagli attentati sono intanto tornati alcuni nostri connazionali, che erano nello Sri Lanka per trascorrere alcuni giorni di vacanza. "All'improvviso è scoppiato l'inferno - raccontano -. Nessuno se lo aspettava: né gli abitanti del posto, davvero pacifici, né tanto meno noi, costretti a interrompere il viaggio in anticipo". Così ricordano la loro tragica Pasqua alcuni turisti, rientrati da Colombo a Roma.
La moglie di un kamikaze si fa esplodere con i due bambini - La scia di sangue si è ulteriormente allungata nella giornata del 22 aprile, quando la moglie e i due figli di uno dei kamikaze sono morti, facendosi esplodere, all'arrivo della polizia. Gli inquirenti avevano infatti identificato il kamikaze dell'hotel Shangri-La: si tratta di Insan Seelawan, che abitava a Dematagoda. Quando la polizia è arrivata nella sua casa per perquisirla, la moglie si è fatta esplodere a sua volta uccidendo se stessa e i suoi due bambini, secondo quanto raccontato dalla polizia al sito cingalese Newsirst. Anche il fratello del sospetto kamikaze, che la polizia ha tentato di catturare, si è fatto esplodere, uccidendo anche tre agenti.
L'arcivescovo: "I colpevoli vanno puniti senza pietà" - Davanti alla vista del sangue e dei cadaveri nelle chiese dello Sri Lanka, il cardinale Malcom Ranjith aveva usato parole durissime nei confronti degli attentatori. "Vanno puniti senza pietà - aveva detto -, perché solo degli animali possono comportarsi così". A Vatican Insider ha poi precisato: "E' stata una reazione emotiva. E' stato orribile vedere tutti quei morti, quel sangue, quella distruzione. Ho lasciato parlare la mia anima".