"voleva sgozzarlo"

Roma, marocchino accoltella al collo un georgiano "per un crocifisso" | M5s critica il Viminale: non fa nulla sui rimpatri

Lite tra due clochard, l'aggressore ha urlato: "Italiano cattolico di merda". Il ministro Salvini intanto chiede un giro di vite sulla sicurezza

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Un marocchino ha accoltellato un cittadino georgiano alla stazione Termini di Roma. I due, entrambi clochard, hanno iniziato a litigare su un bus per poi continuare all'interno della stazione, dove il georgiano è stato ferito. Secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, il diverbio sarebbe scattato dopo che il marocchino ha visto il crocifisso che portava al collo. La questura non crede a questa versione ma la procura contesta all'arrestato anche l'odio religioso.

"Italiano cattolico di m..." - Secondo la Questura si tratterebbe di una "semplice" lite, senza connotazioni di carattere religioso. Non dello stesso avviso la Procura che ha contestato al marocchino anche l'aggravante dell'odio religioso, facendo fede al racconto della vittima, secondo cui il diverbio sarebbe esploso dopo che l'aggressore ha visto un crocifisso al collo del georgiano e gli avrebbe urlato "italiano, cattolico di merda". 

La doppia versione della vittima - La vittima avrebbe fornito versioni diverse. In un primo momento, ai medici del pronto soccorso che lo hanno curato, il cittadino georgiano ha raccontato che l'intenzione del marocchino era quella di rubargli la catenina. Solo più tardi, denunciando l'accaduto agli inquirenti, l'uomo ha ipotizzato che l'aggressore sia stato spinto da motivi religiosi.

Salvini chiede il pugno di ferro - Inseguito ai fatti, in una circolare inviata a prefetti e questori, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha esortato l'aumento di "controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti".

M5s attacca il Viminale: non si fa nulla sui rimpatri - "Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l'aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l'accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia", sottolinea il M5S. "E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo".

Replica di Salvini: "Vengano al Viminale, domani c'è una riunione" - "Se gli amici dei 5Stelle hanno voglia, tempo e idee, ho convocato proprio per domani alle 10 una riunione al Viminale su immigrazione, terrorismo, sbarchi ed espulsioni, riunioni che in questi mesi hanno portato a Decreti, proposte di legge e Direttive che hanno dato i risultati positivi che tutti gli Italiani hanno notato". Lo ha dichiarato in una nota il vicepremier, ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini.