per omicidio volontario plurimo

Pazienti morti in ospedale, condannata ergastolo l'infermiera di Piombino: "Non ho fatto nulla"

Fausta Bonino è stata riconosciuta colpevole per quattro casi, assolta per gli altri sei perché il fatto non sussiste

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E' stata condannata all'ergastolo l'infermiera Fausta Bonino, accusata di omicidio volontario plurimo per la morte di 10 pazienti degenti all'ospedale di Piombino (Livorno) cui erano state fatte potenti iniezioni di eparina. Il processo si è svolto con rito abbreviato. La Bonino è stata riconosciuta colpevole per quattro casi, assolta per gli altri sei perché il fatto non sussiste. "Non è giusto, non ho fatto nulla", ha dichiarato in lacrime la donna.

Il processo si è svolto in rito abbreviato e la Bonino è stata assolta anche dall'accusa di abuso di ufficio. In aula con lei erano presenti il marito e uno dei loro due figli. Le morti sospette prese in esame sono avvenute nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015.

La Procura aveva chiesto l'ergastolo, mentre la difesa, con la stessa Bonino che aveva da sempre proclamato la sua innocenza, aveva sostenuto l'impossibilità tecnica del coinvolgimento dell'infermiera e chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto per nove dei pazienti deceduti e in un caso perché il fatto non sussiste. "Ci ha sorpreso il frazionamento dei casi e certamente ricorreremo in appello", ha commentato l'avvocato difensore Cesarina Barghini.