"Nessuno ha voglia di passare il resto della vita in Tribunale, ma abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano quella che è l'affidabilità di Bolloré: è il classico vicino di casa che nessuno di noi vorrebbe avere". Lo afferma il presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, spiegando che il patron di Vivendi "riesce a compiere il solito miracolo al contrario: arreca danni molto rilevanti agli altri, danneggiando allo stesso tempo se stesso".
"La parola è agli avvocati", ha aggiunto Marina Berlusconi, parlando delle cause in corso per la mancata acquisizione di Mediaset Premium a margine dell'assemblea di Mondadori.
Intanto è stato fissato per giovedì un Cda di Mediaset per decidere quale atteggiamento assumere nei confronti di Vivendi e della fiduciaria Simon che si presenteranno all'assise del gruppo televisivo, che dovrà decidere tra l'altro sull'introduzione del voto maggiorato, il quale di fatto "blinda" ulteriormente il controllo di Fininvest su Cologno Monzese.
"Favorevoli ad alleanze internazionali" - "Siamo disponibili e assolutamente favorevoli" a un'alleanza internazionale allo studio per il gruppo televisivo, ha aggiunto la numero uno di di Fininvest e di Mondadori, a margine dell'assemblea della casa editrice. Alla domanda se l'accordo possa essere siglato già quest'anno, Marina Berlusconi ha risposto: "Prima è, meglio è".
"La strada tracciata è molto chiara" - "Mi pare che la strada tracciata da mio fratello Pier Silvio sia molto chiara, nel senso che la risposta ai signori Netflix, Amazon, Disney e quant'altro non può che essere quella, cioè di una televisione calda, familiare, in cui noi siamo maestri, e che continua a fare grandi numeri negli ascolti che sono quelli che interessano agli investitori pubblicitari. Da qui il discorso della ricerca di alleanze internazionali per raggiungere una massa critica sufficiente per poter essere competitivi, con l'obiettivo di fare di Mediaset il primo network a livello europeo, è un progetto nel quale crediamo e che speriamo possa andare in porto".