Mentre cinema, serie TV e romanzi hanno il diritto di raccontare storie infelici, i videogiochi devono essere positivi. Provate un po’ a pensare ai videogame che avete giocato nella vostra vita finora, e chiedetevi quanti di essi hanno avuto un finale “negativo”. Mentre in TV Game of Thrones falcia protagonisti, comprimari e valanghe di comparse, nei videogame siamo quasi sempre certi che ci sarà un happy ending. Quel “quasi” è rappresentato dai pochi, pochissimi giochi che osano raccontare una storia dove non è tutto un tripudio di unicorni e arcobaleni, come nel caso di Photographs. Eppure, sempre riflettendo sulla vostra memoria storica di romanzi e film, le storie migliori, che rimangono in testa e nel cuore, hanno spesso un sapore amaro, un retrogusto di schietta negatività. Ve ne parliamo nel nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai giochi per smartphone, controbilanciando la presenza della suddetta avventura/puzzle dalle storie tristi con quella di un platform coloratissimo, Rolando.
Photographs - Non sono molti i videogiochi che riescono a raccontare una “storia” e a i coinvolgere il giocatore per davvero. Photographs, secondo chi vi scrive, appartiene a questa ristretta cerchia. Ci sono cinque storie lontane tra loro cronologicamente e geograficamente, e i cinque protagonisti narrano la loro disavventura. Photographs è un gioco triste, molto triste: ci sono ragazzini che muoiono, droga, omicidi di massa, licenziamenti senza pietà. Le storie sono scandite da dei puzzle di difficoltà crescente: ogni volta che ne risolvete uno, la storia procede. Poi Photographs “gioca” con voi e mischia la narrazione con i puzzle, sovvertendone le regole per riflettete quello che sta succedendo nella “metà” narrativa. Per esempio, uno dei protagonisti a un certo punto va fuori di senno, ed ecco che il puzzle successivo ha i controlli incasinati e i comandi invertiti. I puzzle sono originali, anche se si ispirano a giochi già visti: c’è un po’ di Tetris, un po’ di Puzzle Bobble, uno di Oggetti Nascosti. Meccaniche semplici, che imparerete in pochi tentativi – non è possibile arrivare al “game over”, al limite si rifà l’ultimo schema. Certo, man mano che la storia progredisce, il livello sale come la prima rampa delle montagne russe, e gli ultimi livelli di ogni gruppo sono davvero tosti. Pure un po’ troppo: il gioco afferma di durare tre ore, ma secondo noi è un’ipotesi molto ottimista a meno di non cercare video e soluzioni su Internet. Non è un gioco che consigliamo ai ragazzini più giovani, proprio per i temi, a meno di giocare insieme a loro. Il pubblico adulto, però, troverà una storia (anzi, cinque) drammatica come le puntate più amare di Black Mirror. Il gioco è disponibile per ora su iTunes e su Steam, arriverà a breve anche su Android.
Disponibile su iOS, provato su iPhone 7s.
Rolando Royal Edition - Se le piattaforme avessero pari dignità, Rolando potrebbe aspirare serenamente a essere il Super Mario dell’iPhone. Non perché c’entri qualcosa Apple, ma per come riesce a sfruttare al meglio i controlli su mobile, una roba che dovrebbe fare scuola. I protagonisti di questo platform bidimensionali sono delle puffettose e simpatiche palline che devono affrontare dozzine di livelli distribuiti in quattro mondi diversi. Ogni livello è un insieme di trabocchetti, spuntoni mortali e altri pallini neri pieni di denti che è meglio non toccare: lo scopo è di completare ogni livello. Se poi ci riuscite entro il tempo limite, con tutti i vostri “pallini” e prendendo tutti i diamanti nascosti un po’ ovunque, lo tre-stellate raggranellando il punteggio massimo. Come si controlla un platform come Rolando su iPhone (e presto, sembra, su Android)? Ruotando il cellulare a destra e sinistra, facendo rotolare il vostro eroico pallino e facendolo saltare strisciando velocemente il pollicione sullo schermo. Ruotare il device è un sistema di controllo precisissimo, che vi permetterà, dopo pochi tentativi, di calibrare perfettamente i movimenti. Naturalmente, man mano che procederete salteranno fuori nuovi elementi, come bombe a tempo da spingere in giro per il livello, “pallini” che si arrampicano sulle pareti, trampolini e via dicendo. Un bello spasso, in buona sostanza, e uno dei migliori platform su device mobile. Ed è anche un gioco che potete lasciare in mano ai vostri figli senza grossi problemi.
Disponibile su iOS, provato su iPhone 7s.