Quanto costerà PS5? Secondo Sony il prezzo sarà "molto invitante"
Nonostante i componenti all'avanguardia, Mark Cerny svela che la console sarà lanciata a un prezzo competitivo
Nelle scorse ore, Sony ha svelato a sorpresa le prime caratteristiche ufficiali di PlayStation 5, la prossima console che prenderà il posto dell'attuale console ammiraglia giapponese.
La presenza di componenti hardware all'avanguardia come il nuovo processore Zen 2 e il chip grafico Navi, entrambi prodotti da AMD e capaci di raggiungere una risoluzione fino a 8K, hanno lasciato intendere che PS5 possa esordire a un prezzo sensibilmente più elevato rispetto alle console precedenti. Secondo Mark Cerny, la mente dietro alla nuova piattaforma di Sony, non sarà necessariamente così.
Cerny sostiene infatti che PS5 sarà proposta a un prezzo "invitante" rispetto a quelle che sono le potenzialità dell'hardware, e soprattutto le prestazioni che la console sarà in grado di offrire al debutto sul mercato (che, ricordiamo, non avverrà
prima del 2020). Tuttavia, anche con costi di produzione virtualmente minori, è difficile che con prestazioni del genere, il supporto a tecnologie come il
Ray Tracing e la presenza di un disco rigido a stato solido (SSD) di ultima generazione, PlayStation 5 possa esordire allo stesso prezzo di PS4.
L'attuale console domestica di Sony fu lanciata nel 2013 al prezzo di
399 euro, così come la versione più potente PS4 Pro qualche anno più tardi. L'unica console a superare lo scoglio dei 400 euro fu
PlayStation 3, proposta addirittura in due varianti (
499 euro la più economica con disco rigido da 20GB, e
599 euro quella più costosa con disco rigido da 60GB) che, proprio per il prezzo elevato, faticarono non poco nello scontro con Microsoft e la sua Xbox 360.
Più probabile che Sony decida di non superare il tetto dei 500 euro, magari lanciando "in perdita" i primi modelli di PlayStation 5 per massimizzare il numero di unità vendute al debutto e rientrando nei costi una volta che saranno realizzate le prime revisioni hardware, la cui produzione sarà verosimilmente più economica nel lungo periodo.
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