“Ho solo sentito lui che ha detto ti ammazzo, ho pensato basta non c’è nessuno ma poi ho sentito le urla di una ragazza, un angelo che mi ha salvata se no sarei l’ennesima donna morta”. Così Katia, 56enne di Rivoli, Torino, ricorda il momento in cui il suo ex compagno l'ha aggredita nell’androne di casa con una mazza da baseball. La donna si è salvata grazie all'intervento di una ragazza che ha cercato di aiutarla, insieme al figlio, allontanando l'aggressore e prestandole i primi soccorsi.
A “Pomeriggio Cinque” Katia racconta quei momenti tenendo per mano la figlia Rosa: “Aspettava che uscissi, ha sentito i miei tacchi, mi ha dato un colpo da dietro, poi lo ho visto con la mazza in mano – spiega scoppiando a piangere - non vedevo più nulla dal sangue, continuava a darmi colpi sulla testa, solo alla testa”. L’uomo l'avrebbe costretta a scegliere tra lui e i suoi figli e una volta presa la decisione di lasciarlo, l'aggressore ha perso la testa. “Se vi picchia non vi ama, vi considera solo degli oggetti: denunciate”, è il messaggio che Katia vuole lanciare alle telespettatrici.
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