Colpo di fulmine nel carcere di Bollate

Strage di Erba, detenuto rinuncia a semilibertà per "amore" di Rosa Bazzi

La moglie di Olindo Romano, che sconta con il marito l'ergastolo per i fatti di via Diaz, avrebbe uno spasimante. Il difensore della coppia: "E' un attacco personale"

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"Signor giudice, rinuncio alla semilibertà per non dovermi separare da Rosa Bazzi". Sono queste le parole risuonate in un'aula del Tribunale di Milano. Venivano pronunciate da un detenuto del carcere di Bollate, vicino di cella della donna che con il marito Olindo Romano sconta l'ergastolo per la strage di Erba. L'uomo ha così di fatto rinunciato alla possibilità di lavorare fuori dall'istituto penitenziario per non dover lasciare la sezione in cui si trova attualmente con la donna. Il legale di Rosa e Olindo sulla presunta nuova storia d'amore: "E' un attacco personale".

La notizia di un nuovo amore dietro le sbarre per Rosa Bazzi circola con insistenza da tempo all'interno del carcere di Bollate. La conferma sarebbe arrivata durante l'udienza di concessione del regime di semilibertà per un detenuto che vi ha rinunciato proprio per non dover stare lontano da lei. Eppure risulta che Rosa e Olindo continuino a incontrarsi periodicamente tre volte al mese nel carcere di Opera, come è routine ormai da 10 anni, e a telefonarsi.

Il legale: "E' un attacco personale" Ma l'avvocato dei coniugi Romano, Fabio Schembri, a Il Corriere della Sera non conferma la storia d'amore. "La vita sentimentale dei miei assistiti non è argomento che mi riguardi", ha precisato, aggiungendo poi: "Parlo più con Olindo, che per quanto ne sappia io è sempre innamorato di sua moglie".

E, dunque, il detenuto spasimante di Rosa Bazzi? "Lo vedo come un attacco personale. E penso che - conclude, - se chi ce l’ha con Rosa e Olindo è arrivato a provare a colpirli in questo modo, si sta davvero raschiando il fondo del barile. Se i loro avversari pensano di attaccarli toccando la sfera personale, davvero sono caduti in basso".