Concorsi pilotati in Umbria, procuratore: "C'era una gara per fermare l'indagine"
Per il magistrato "il mondo oggetto dell'indagine era caratterizzato inizialmente da una profonda omertà: alcune microspie sono state scoperte da uno degli indagati"
Per il procuratore di Perugia, Luigi De Ficchy, "c'è stata una gara a far scoprire l'indagine" sui presunti concorsi pilotati per le assunzioni all'ospedale di Perugia. Secondo il magistrato, infatti, l'inchiesta si è dovuta "fermare" dopo che nell'ufficio del direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Emilio Duca, sono state trovate alcune microspie in seguito a una bonifica da lui stesso ordinata.
Il procuratore De Ficchy, che non è voluto entrare nel merito dell'inchiesta, ha rilevato che il mondo oggetto dell'indagine era caratterizzato inizialmente "da una profonda omertà". La guardia di finanza, intanto, ha sentito decine di persone, tra candidati vincitori dei concorsi e quelli esclusi, presidenti e componenti delle commissioni.
Non ancora fissati gli interrogatori di garanzia dell'ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, dell'ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci, del direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca e di quello amministrativo Maurizio Valorosi, tutti ai domiciliari.
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