Era stato fermato per un controllo a Cagnano Varano, nel Foggiano, ma invece di mostrare i documenti ha preso una pistola scaricando l'intero caricatore contro i carabinieri. I due militari non hanno fatto in tempo a scendere dall'auto: il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, di 47 anni, è stato freddato, il suo collega, Pasquale Casertano, 23 anni, è stato lievemente ferito. Bloccato l'aggressore, Giuseppe Papantuono, un pregiudicato di 67 anni.
Ipotesi ritorsione dopo una perquisizione - Papantuono, giorni fa, era stato sottoposto ad una perquisizione ed era stato trovato in possesso di droga. "Ve la farò pagare, vi sparo", avrebbe detto il pregiudicato minacciando i carabinieri. Possibile quindi una ritorsione come movente dell'azione omicida.
Unanime il cordoglio da parte del mondo politico e istituzionale.
Salvini: "L'assassino non esca più di galera" - "Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il primo a commentare, ha anche postato su Fb la foto dell'arrestato mentre veniva catturato: "Io sono contro la pena di morte - ha detto - ma un infame che ammazza un uomo che sta facendo il suo lavoro, non merita di uscire di galera fino alla fine dei suoi giorni".
Conte: "Giornata triste" - Il premier Conte che era a Bari per l'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico, dal palco ha parlato di "giornata triste" e in apertura del suo intervento ha chiesto un minuto di silenzio in segno di cordoglio. Conte è andato poi a San Giovani Rotondo (paese dove vive la famiglia del premier) dove ha fatto visita al giovane carabiniere ferito che è ricoverato nell'ospedale Casa sollievo della Sofferenza. "L'ho trovato in buone condizioni. E' fuori pericolo", ha spiegato il premier. Il militare ha detto ai cronisti: "Scusatemi non ricordo assolutamente nulla, sono provato". Anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, è andato a Foggia e poi in ospedale ad incontrare Casertano.
"Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato - ha commentato il vicepremier Luigi Di Maio - tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!". Cordoglio è stato espresso da tutte le forze politiche e dai vertici istituzionali, tra cui i presidenti di Camera e Senato, e i ministri della Difesa, Elisabetta Trenta, e del Sud, Barbara Lezzi, il capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli.
Mattarella: "Profondo dolore" - Il presidente Mattarella ha parlato di "profondo dolore". "In questa dolorosa circostanza - ha scritto in un messaggio al comandante dell'Arma Giovanni Nistri - desidero esprimere a lei e all'Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza". "La prego di far pervenire ai familiari del Maresciallo Maggiore di Gennaro le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al militare ferito un augurio di pronto ristabilimento".
Il comando dei carabinieri: "Una vita umana vale il mondo intero" - "Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano, il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare". Così il Comando Generale dell'Arma su Facebook ha ricordato il maresciallo ucciso. "Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione".
Lo shock in paese: "Era una bravissima persona" - "Brava persona, bravissima persona". Ecco come viene descritto il maresciallo Di Gennaro. "Era una persona rispettata da tutti in paese", dicono i tanti cittadini ancora increduli per l'accaduto. "Lo conoscevo bene perché veniva spesso ad acquistare nella mia ferramenta materiale elettrico per la caserma", ha raccontato Giuseppe che ha un'attività commerciale a poche decine di metri dal luogo della tragedia. "Conosciamo bene anche il fermato - ha aggiunto - in paese è chiamato 'chiacchiared' perché lui e la sua famiglia avevano la chiacchiera facile".
I colleghi: "Aveva deciso di sposarsi" - Il maresciallo ucciso era vicecomandante della stazione carabinieri di Cagnano Varano, in servizio dal 2013. Aveva già da qualche tempo una relazione sentimentale con una donna di San Severo, con la quale stava decidendo la data delle nozze. I colleghi lo ricordano come "la bontà fatta persona". Era impegnato anche nel mondo del volontariato, e, raccontano, era molto devoto a San Pio da Pietrelcina.