Nuove speranze per Silvia Romano, la volontaria di 23 anni rapita 144 giorni fa a Chakama in Kenya. Per la polizia locale la ragazza, che si trovava nel Paese per la seconda volta, "è ancora viva" e sarebbe stata ceduta dai rapitori a un'altra banda di criminali. E' molto probabile quindi che sia ancora in Kenya. I carabinieri del Ros sono volati a Nairobi due giorni fa per condividere le informazioni e collaborare nelle indagini con i colleghi africani.
In un primo tempo si temeva che la Romano potesse essere finita nella mani degli integralisti di Al Shabaab in Somalia. Un'ipotesi che avrebbe fatto alzare la posta in gioco sia da un punto di vista di riscatto sia di richieste in campo politico. Come scrive Il Corriere della Sera, "gli atti raccolti sino a ora dalla polizia kenyana, compresi i verbali dei due sequestratori arrestati pochi giorni dopo il prelevamento della ragazza, sono stati condivisi con le autorità italiane. E' il sigillo a un'intesa che coinvolge anche la Farnesina e gli uomini dell'Aise, il servizio segreto per la sicurezza all'estero".
La certezza della polizia locale è alimentata da alcune indicazioni "arrivate dalle tribù che si trovano lungo il fiume Tana e nella grande foresta di Boni dove Silvia è stata portata poco dopo il rapimento, come avrebbe ammesso anche l'uomo arrestato con l’accusa di averla prelevata, Ibrahim Adan Omar". Inoltre "l’uomo ha raccontato che nella fuga la ragazza si era ferita a un piede ma senza particolari conseguenze".