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Monza, scoperto giro di finti centri massaggi: fermata la showgirl Kyra Kole

L'indagine ha portato al sequestro di un locale e di due conti correnti di 70mila euro complessivi

agenzia

I carabinieri della Compagnia di Seregno (Monza) hanno fermato la 29enne showgirl di origine ungherese Kyra Kole (nome d'arte), perché "ritenuta responsabile di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione" all'interno di un centro massaggi di Carate Brianza. La misura è stata emessa dalla procura del capoluogo brianzolo.

Fermata Kyra Kole, modella di Ciao Darwin

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Lo ha annunciato l'Arma, spiegando che l'indagine, iniziata nel dicembre 2018, ha inoltre portato al sequestro del centro massaggi e di due conti correnti, "oltre a varia documentazione comprovante l`attività illecita, il cui volume d`affari è stimato in circa 70mila euro l'anno". Kyra Kole è conosciuta in Italia per la sua collaborazione con i "Gemelli Diversi", la partecipazione al programma "Ciao Darwin" e per alcuni calendari sexy.

Le indagini - Le indagini erano state avviate dopo diverse segnalazioni "sull'insolita presenza, sistematica e quotidiana, di clienti interessati ai servizi del centro" di Carate Brianza. Secondo l'accusa Kyra Kole ("ufficialmente registrata come lavoratrice autonoma operante nell'ambito dei servizi alla persona") avrebbe "creato un'attività imprenditoriale per favorire e sfruttare la prostituzione di altre donne dalle quali tratteneva circa il 50% degli incassi prestazionali".

Massaggi e sfruttamento della prostituzione - "Le somme venivano dichiarate al fisco solo in minima parte attraverso partite Iva riferibili a ogni singola massaggiatrice", hanno spiegato i militari, aggiungendo che la 34enne (sul suo sito viene registrata come 29enne) a Pioltello (Milano) "esercitava inoltre una concreta attività di controllo delle donne sfruttate attraverso un sistema di monitoraggio attuato sia con telecamere poste all'interno del centro massaggi" con cui venivano ripresi i clienti che entravano e che pagavano le ragazze, "sia con messaggi Whatsapp con i quali venivano puntualmente rendicontati gli incontri".

Le pubblicità del centro su vari siti di incontri - Il centro massaggi veniva inoltre pubblicizzato su vari siti di incontri senza che venisse mai fatto alcun riferimento esplicito a prestazioni sessuali, benché questo "servizio" fosse intuibile dalle foto usate per illustrare gli annunci e dai commenti postati dai clienti.

Nella struttura lavoravano ogni giorno almeno tre ragazze e complessivamente i carabinieri ne hanno identificate sette, italiane, polacche, ucraine e marocchine tra i 18 e i 40 anni. Le indagini proseguono per definire esattamente come funzionava la presunta attività di prostituzione.

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