La beatificazione

Il giudice Livatino è stato proclamato beato: festa il 29 ottobre

Il cardinale Semeraro: "E' morto perdonando i suoi uccisori, come Gesù"

"Accogliendo il desiderio del cardinale Montenegro, concediamo che il venerabile servo di dio Angelo Rosario Livatino d'ora in poi sia chiamato beato e che, ogni anno, si possa celebrare la sua festa il 29 ottobre". E' con queste parole che il giudice Livatino è stato proclamato beato nel corso di una cerimonia solenne celebrata nella cattedrale di Agrigento. "Il giudice Livatino è morto perdonando come Gesù i suoi uccisori", ha detto il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nell'omelia della messa.

"Ecco il valore autentico delle sue ultime parole, dove risentiamo l'eco del lamento di Dio: 'Popolo mio, che cosa ti ho fatto?' E' il pianto del giusto", ha aggiunto nella sua omelia il cardinale Semeraro.

 

"Talvolta essere cristiani diventa qualcosa di scomodo, di schernito, di rischioso, di pericoloso. E' questa l'ottica nella quale possiamo guardare al martire Rosario Livatino. Nell'amore di Cristo si è collocato come un bambino svezzato in braccio a sua madre", ha concluso.

In contemporanea alla beatificazione di Livatino il reliquario dove è contenuta la camicia indossata dal beato il giorno in cui venne ucciso dalla mafia è stato collocato in una teca della cattedrale. Si tratta di un reliquiario realizzato in argento martellato e cesellato.