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Verona, altri due bambini erano stati messi a "tonno e cracker"

Dopo il caso della bambina "messa a dieta" perchè indigente in una scuola elementare di Minerbe (Vr), ora si scopre che nello stesso istituto altri due alunni avevano subito lo stesso trattamento

lapresse

Altri due casi sempre nella stessa scuola a Manerbe, in provincia di Verona. Dopo la vicenda della bambina straniera a cui era stato dato un pasto a base di tonno e cracker perché i genitori non potevano pagare la mensa, ora si scopre che altri due bambini avevano subito lo stesso trattamento nel dicembre del 2018. "Allora non se ne accorse nessuno e nessuno protestò", spiega il sindaco della città, Andrea Girardi, al Corriere del Veneto.

"Rispetto un principio", sottolinea il sindaco, "Anche a dicembre, come nel caso di pochi giorni fa, si è trattato di un provvedimento simbolico durato solo un giorno".

Il padre della bambina messa a dieta, Abdessamad, sa bene cosa significa fare sacrifici, saltare i pasti o mangiare poco niente. "Oggi ho mangiato come mia figlia quel giorno in mensa, tonno e qualche oliva", racconta al Corriere del Veneto, "non abbiamo i soldi per riempiere il frigorifero". Una situazione difficile da affrontare per una famiglia composta da cinque persone. "La punizione inflitta a mia figlia ha fatto male più a me e a mia moglie, lei è ancora troppo piccola per capire. Mi chiedo pero', crescendo, cosa ricorderà di quell'episodio. E che opinione si farà del Paese in cui è nata, l'Italia".

Abdessamad è marocchino, ha 41 anni e da 22 vive in Italia. Ha svolto la professione da idraulico, poi è rimasti disoccupato. Ora fa il giardiniere quando c'è bisogno. La moglie lavora in una fabbrica. Non si scaglia constro il sindaco: "Mi ha aiutato, quando sono rimasto senza lavoro l'amministrazione comunale si è fatta avanti offrendomi un lavoro. L'ho preso salvo poi scoprire che prendevo 400 euro al mese. Con quei soldi ci pago l'affitto. E il resto?". La casa in cui vive è stata anche pignorata dalla banca ed è stato emesso un ordine di sfratto. 

Un vicino di casa, intercettato dal quotidiano locale ci tiene a precisare che Abdessamad è un tipo un po' particolare: "La miseria non c'entra niente qui. Due anni fa a San Zenone ha dato fuoco alla casa che aveva comprato, non pagava le rate del mutuo e la banca se l'era presa. Elicottero, carabinieri, con lui che voleva buttarsi di sotto. Ma non è successo niente".

Intanto, nella giornata di ieri (10 aprile n.d.r.), Antonio Candreva, giocatore dell'Inter, ha effettuato un versamento alla scuola elementare di Minerbe per pagare la rata annuale della mensa alla bambina straniera e a tutti gli altri alunni che si trovano in difficoltà economica. Lo ha confermato il sindaco della cittadina della Bassa veronese, Andrea Girardi. Il denaro del centrocampista, si è appreso, verrà utilizzato per le attività dell'istituto.

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