OMAGGIO A GEORGE ROMERO

Cannes 2019: ad aprire sarà "The Dead Don't Die" di Jim Jarmusch

Il film, che comprende un cast stellare, è un omaggio a George Romero

© sito-ufficiale

Sarà "The Dead Don't Die", del regista indipendente americano Jim Jarmusch, il film di apertura del 72.mo festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio. Sarà presentato in concorso e in prima mondiale martedì 14 maggio, sullo schermo del Grand Theatre Lumière. E' un'incursione nel film di genere con chiaro omaggio al George Romero de "La notte dei morti viventi".

Il regista, non senza ironia, promette "un cast da svegliare i morti" con Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloe Sevigny, Steve Buscemi, Iggy Pop, Selena Gomez. Ad ogni modo sarà un piccolo evento storico, in quanto è la prima volta che il festival di Cannes apre nel segno dell'horror. L'omaggio a Romero è evidente sin dal manifesto con la mano che esce da sotto terra. In ogni caso horror sì, ma venato di commedia, come ci si può aspettare dal regista di "Stranger Than Paradise", "Daunbailò", "Coffee and Cigarettes".

Il nuovo film di Jarmusch sarà in anteprima mondiale e in competizione per la Palma d'oro all'attenzione della giuria presieduta dal cineasta messicano Alejandro Gonzalez Inarritu. "The Dead Don't Die" è un film corale che racconta la vicenda ambientata nella pacifica, assonnata cittadina di Centerville, dove qualcosa non va dritto: la luna è grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano imprevedibili e gli animali stanno iniziando a mostrare comportamenti insoliti. Nessuno sa bene perché. Le notizie sono spaventose e gli scienziati sono preoccupati. Ma nessuno prevede la ripercussione piu' strana e piu' pericolosa che presto tormenterà Centerville: i morti non muoiono, si alzano dalle loro tombe, attaccano selvaggiamente e banchettano sui viventi e i cittadini devono combattere per la loro sopravvivenza.

Il cinema di Jarmusch, sempre nel filo del racconto di un'altra America, fatta di anti-eroi, solitari, diametralmente opposti alla retorica dei vincenti ma anzi piuttosto ai margini della società, ha sempre avuto a Cannes una vetrina d'eccellenza sin dai tempi di "Stranger Than Paradise", con cui vinse nel 1984 la Camera d'or. Al festival il regista-musicista nato in Ohio ma newyorkese di formazione, 66 anni, ha avuto in questi anni quattro premi, compresa la Palma d'oro al miglior cortometraggio nel 1993 per "Coffee and Cigarettes: Somewhere in California" and il Grand Prix nel 2005 per Broken Flowers. E nel 2016 ha avuto eccellente accoglienza con il film in concorso "Paterson" con Adam Driver e Golshifteh Farahani oltre che con il documentario musicale "Gimme Danger" che ha portato sulla Croisette un rocker di razza come Iggy Pop.

© sito-ufficiale