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Colloquio a luci rosse, "Le Iene" indagano a Pescara

Con la scusa dei "corsi di formazione" per diventare hostess, si chiedeva alle ragazze di "slacciare il reggiseno e aprire le gambe"

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Lavoro strapagato come hostess per eventi, in cambio di un " corso di formazione". È quello che viene chiamato dalle “ Iene” il “ metodo Poppe”, ideato a Pescara da Giulio Coletta. L'uomo incontra le sue vittime dopo aver messo l’annuncio di un lavoro retribuito 2400 euro al mese. Le richieste nel suo ufficio, però, vanno dallo “slacciare il reggiseno”, all’aprire le gambe . “Spesso, però, ti diranno di farlo senza mutandine”, spiega Coletta a una complice delle " Iene" che si è finta aspirante hostess.

Le richieste, nel corso del colloquio-truffa, si fanno sempre più spinte fino a quando non interviene l’inviato della trasmissione. Giulio Coletta, però,  nega quanto accaduto, non risponde alle domande del giornalista e parla di un semplice " equivoco".

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