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Walter Donatiello, tributo alla musica di Carla Bley

Sei musicisti jazz insieme sul palco del "Blue Note" di Milano

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Sei grandi nomi del jazz italiano si riuniscono sul palco del Blue Note di Milano, per un tributo sentito e profondo alla musica di Carla Bley. L'appuntamento è mercoledì 10 aprile alle 21 con il progetto ideato dal chitarrista Walter Donatiello. La leggendaria pianista e compositrice, rappresenta ancora dopo molti anni, un punto di riferimento non solo per il pubblico del jazz, ma anche per gli stessi musicisti.

Con Donatiello sul palco del Blue Note anche: Alberto Mandarini alla tromba, Bruno Chevillon al contrabbasso, Tiziano Tononi alla batteria, Luigi Ranghino al piano e Mattia Cigalini al sax.

"E' una 'prima' con grandi musicisti che fanno parte di questo progetto", dice Walter Donatiello ospite a "Jazz Meeting". "Un repertorio complesso come le composizioni di Carla Bley, quindi non facile da affrontare. Abbiamo fatto un grande lavoro, curando gli arrangiamenti nei particolari, con un proposta unica nel suo genere, dal momento che nessuno si è mai cimentato in maniera così analitica sul suo repertorio. Carla Bley ha un storia forte nell'ambito del jazz e quindi della musica contemporanea".

Perché un progetto su Carla Bley?
Perché secondo me oggi non ha più senso comporre brani propri, quando abbiamo un "gigante" dal punto di vista musicale come Carla Bley che ha composto musiche di ogni tipo, dal punto di vista ritmico e melodico. Bruno Chevillon che ha collaborato con grandi jazzisti francesi, ha avuto un ruolo basilare nel progetto, una "scommessa" molto forte che proporremo nei concerti non solo a Roma e a Milano, ma anche Copenaghen, per un progetto che girerà l'Europa. Non suono solo la chitarra, ma ho curato anche gli arrangiamenti, mettere in piedi questo progetto è stato per me come voler creare qualcosa di mio dopo aver suonato in gruppi di altri artisti. Ci sarà spazio per la mia chitarra ma anche per gli altri musicisti; la chitarra deve avere un ruolo importante, secondo me, ma non deve "oscurare" gli altri strumenti.

Qualcosa "bolle in pentola" anche dal punto di vista discografico
Dopo una serie di concerti, sicuramente andremo in studio per "fermare" il tutto in un ambito discografico. Non mi nascondo la complessità del progetto, ma i concerti che faremo prima ci serviranno poi per entrare in studio con con maggiore consapevolezza, siamo musicisti diversi e con differenti esperienze. A un giovane ma già affermato musicista come Mattia Cigalini al sax, si affiancano nomi come Tiziano Tononi alla batteria e lo stesso Chevillon al contrabbasso, un'amalgama che spero possa dare i suoi frutti nel tempo.

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