Il messaggio di una coppia al sindaco di Segrate (MI): "Siamo gay, possiamo venire a vivere da voi?”
Il primo cittadino: "È sconcertante che nel 2019 due persone omosessuali che si amano siano ancora costrette a tastare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici"
"Buongiorno, io e la mia compagna stiamo valutando se acquistare casa nel vostro comune. Volevo chiedere se a Segrate le persone omosessuali sono integrate bene nella società e se ci sono o ci sono stati episodi di discriminazione o bullismo. Essendo noi una coppia di donne con in progetto un bambino siamo interessate a capire l’approccio della comunità. Vi ringrazio. Buona giornata". Questo il messaggio arrivato al Comune di Segrate lunedì 8 aprile. Il sindaco Paolo Micheli si è detto sconcertato da una simile richiesta e ha aperto le porte alla coppia: "Siete le benvenute".
Il sindaco ha voluto pubblicare il messaggio su Facebook per condividere una riflessione con gli utenti: "Oggi pomeriggio è arrivato questo messaggio via Messenger al Comune. È sconcertante che nel 2019 due persone omosessuali che si amano siano ancora costrette a tastare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici, senza nascondersi, la loro unione e magari metter su famiglia. Purtroppo il clima che si respira sull'argomento è sempre più allarmante. Se Maria e Anna (nomi di fantasia) vorranno accasarsi a Segrate, darò loro personalmente il benvenuto", ha scritto.
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