Nel suo prossimo tour estivo Jovanotti ha annunciato anche un concerto a 2.275 metri d'altezza, sulla cima di Plan de Corones in Val Pusteria, in Alto Adige. Ma all'evento, in programma il 24 agosto, Reinhold Messner dice no e dichiara: "Non posso vietarlo, ma se potessi lo farei". Ma il WWF Italia replica: "Siamo i primi ad avere a cuore la natura, saranno rispettati i criteri più rigorosi".
Quello spettacolo "non ha senso in montagna, lo si dovrebbe fare altrove" secondo il grande alpinista, come scrive "Repubblica", che ha raccolto le sue dichiarazioni sulla vicenda. Proprio lassù, a Plan de Corones, il re degli Ottomila ha uno dei suoi musei dedicati alla storia dell'alpinismo.
"Iniziativa inadatta all'ambiente" - L'alpinista precisa che la sua critica non è diretta a "Jovanotti come artista, non lo conosco bene", ma semplicemente all'iniziativa in sè, che giudica assolutamente inadeguata alla localizzazione. "Mi sembra insensato - afferma - fare un concerto in cima alla nostra montagna d'estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria. Se fossi l'unico proprietario di Plan de Corones, non autorizzerei mai né tanto meno organizzerei un concerto di questo tipo. Sto provvedendo a comunicare il mio disappunto alle funivie del comprensorio Kronplatz".
"Rispettare le montagne e il loro silenzio" - Su un suo libro, "Salvate le Alpi", Messner aveva scritto che le nostre montagne vanno rispettate "per ciò che rappresentano: una riserva d'acqua e di quiete, un luogo libero dove dedicare tempo alla cura dello spirito". Così a Lorenzo Cherubini manda questo messaggio: "In montagna di va a cercare il silenzio e io mi batto per questo, per la difesa delle nostre montagne anche da un approccio sbagliato. Con il mio museo voglio portare qui, sulla vetta dell'altopiano, la cultura della montagna, non le masse rumorose. Questo concerto porta inquinamento acustico e una presenza eccessivamente invadente. Non è necessario".
Il WWF replica: "Dichiarazioni sorprendenti, la natura sarà rispettata" - "Quelle dell’alpinista Reinhold Messner sulla tappa del Jova Beach Party a Plan de Corones sono dichiarazioni sorprendenti - fanno sapere da WWF Italia -. Il WWF per primo ha a cuore la conservazione degli habitat naturali più delicati: proprio per questa ragione ha chiesto agli organizzatori del Jova Beach Party che in ciascuna tappa venissero rispettati i criteri più rigorosi, a partire da approfondite Valutazioni di Incidenza ogni qualvolta in prossimità di aree naturali protette, anche chiedendo lo spostamento delle località quando i dati disponibili indicavano che il rischio degli impatti sugli ecosistemi era troppo alto, così come è accaduto per Torre Flavia a Ladispoli". Si fa poi notare che la zona interessata dall'evento non è esattamente selvaggia... "E' già fortemente antropizzata e modellata in base alle esigenze del turismo di massa. Il comprensorio, con circa 30 impianti di risalita che hanno una capacità di trasportare oltre 70mila persone ogni ora e i 119 chilometri di piste da sci, alcune delle quali funzionanti anche di sera, registra ogni inverno quasi mezzo milione di arrivi e oltre 2 milioni di pernottamenti, e il futuristico Museo della Montagna realizzato dallo stesso Messner richiama migliaia di turisti anche d’estate, contribuendo ai quasi 3 milioni di pernottamenti estivi del comprensorio. Per il concerto del Jova Beach Party, i partecipanti arriveranno unicamente a piedi o sfruttando gli impianti di risalita esistenti. Ben diverso sarebbe stato un concerto nei vicini Parchi Naturali di Fanes-Sennes-Braies o delle Vedrette di Ries: luoghi naturali in cui le specie animali e vegetali tipiche delle Alpi possono prosperare protette, nonostante i ripetuti tentativi di aprire la caccia anche a specie protette come marmotta e stambecco oltre al tentativo di legalizzare gli abbattimenti di lupi e orsi, che il WWF ha contrastato con forza e rigore".