Il nostro viaggio alla scoperta del Duomo di Milano inizia dal marmo. Quello necessario alla costruzionearriva dalla Val D’Ossola, dove è situata la Cava di Candoglia. Fu Gian Galeazzo Visconti – allora Signore di Milano - a decidere di sostituire il mattone, originariamente pensato per la costruzione del Duomo nel progetto iniziale, con il marmo. A questo scopo, il 24 ottobre 1387, il Visconti concesse il diritto esclusivo di escavazione del marmo di Candoglia alla Veneranda Fabbrica e il trasporto gratuito dei marmi fino a Milano, attraverso le vie d’acqua: i Navigli.
La pietra era solita arrivare fino a Milano sui barconi che dal fiume Toce giungevano sino al Lago Maggiore, correndo poi lungo il Ticino e il Naviglio Grande sino alla darsena di Sant’Eustorgio. Attraverso il sistema di chiuse, realizzato dalla Fabbrica, i barconi carichi di marmo riuscivano a giungere fino al Laghetto di Santo Stefano (oggi Via Laghetto), a poche centinaia di metri dal cantiere della Cattedrale, nel cuore della città.
Anche dopo la chiusura del Laghetto, il trasporto dei blocchi fino a Milano rimase via acqua fino al 1920, quando passò poi su strada.
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