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Quando Pupo restituì i soldi a Morandi: “A 35 anni ero indigente per il gioco d’azzardo”

A “Live - Non è la d’Urso” Enzo Ghinazzi racconta come l’amico gli salvò la vita con un prestito davvero generoso

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Negli anni novanta Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha vissuto un periodo davvero buio: a causa del gioco d’azzardo aveva accumulato molti debiti sperperando una vera e propria fortuna. Era il 1992 e nel momento del bisogno si fece avanti un amico, Gianni Morandi, che gli prestò duecento milioni di lire. Quel gesto generoso consentì a Pupo di riscattarsi e di costruirsi una seconda opportunità iniziando a lavorare come presentatore.

I soldi prestati, però, rimanevano per il cantante un chiodo fisso e così risparmiando anno dopo anno riuscì durante un concerto di Morandi a ridargli l’intera somma con un gesto a sorpresa. “Io ne avevo proprio bisogno: chiamai Antonio Ricci per organizzare. Morandi era assolutamente all’oscuro” spiega Pupo a " Live - Non è la d'Urso". Il cantante continua raccontando dei divertenti aneddoti: “Morandi è andato avanti tre mesi a chiamarmi e a chiedermi: “Enzo, dimmi la verità, questo assegno è scoperto””.

Ghinazzi, inoltre, ha voluto sottolineare la tristezza del periodo vissuto: “Io non auguro a nessuno di ritrovarsi a venticinque anni ricco e miliardario e a trentacinque indigente. Tutto per colpa mia”.

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