Castrazione chimica, il presidente del centro di recupero stupratori a Bergamo: "Uomini normali, devono essere aiutati"
A “Mattino Cinque” le parole di chi gestisce "La Svolta", uno dei trenta CAM presenti in Italia
Lo stupratore seriale va curato? Questa la domanda durante la puntata di mercoledì 3 aprile di
“Mattino Cinque”. Il dibattito si inserisce nella proposta – fatta tramite emendamento alla legge sulla
violenza sulle donne – sulla
castrazione chimica, prima presentata e poi ritirata dalla Lega. Ma anziché rendere impotente l’aggressore, cos’altro si può fare?
A
Bergamo, per esempio, esiste
“La Svolta”, uno dei trenta
CAM, centri d’ascolto per uomini maltrattanti, presenti in Italia. “Stiamo parlando di uomini normali – spiega
Fabio Chiassi, presidente
dell’Associazione "La Svolta" – che si rivolgono a noi perché decidono di cambiare”. Gli fa eco anche
Gianarturo Rota, altro collaboratore del centro: “Ci facciamo raccontare i dettagli della violenza e loro prendono coscienza piano piano di ciò che hanno fatto”.
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