Nel discorso alla nazione Theresa May ha aperto a un compromesso con il leader laburista Jeremy Corbyn per trovare una proposta di "accordo condiviso" sulla Brexit in grado di ottenere la maggioranza in Parlamento. La premier Tory non ha escluso il no deal a priori, ma ha insistito sulla necessità di un'intesa perché è "la soluzione migliore", indicando di voler chiedere a Bruxelles "una breve estensione" ulteriore del rinvio dell'uscita dall'Ue.
La May intende chiedere insomma un nuovo rinvio "il più breve possibile" all'Unione europea, nella prospettiva di un'uscita ordinata con un accordo, auspicabilmente "entro il 22 maggio" in modo che la Gran Bretagna non debba partecipare alle elezioni europee.
"Restiamo uniti" - "Ci sono divisioni, ma dobbiamo trovare un compromesso che rispetti il voto. E' un momento decisivo per la storia di quest'isola e richiede l'unità nazionale nell'interesse nazionale", ha concluso la numero uno di Downing Street.
Corbyn: "Molto felice di incontrare la May" - SIl leader laburista Jeremy Corbyn si è detto "molto felice" di incontrare Theresa May. "Incontreremo il primo ministro. Riconosciamo che ha fatto un passo - ha detto Corbyn -, io sento la responsabilità di rappresentare le persone che hanno sostenuto il Labour alle ultime elezioni, ma anche coloro che non lo hanno fatto e vogliono comunque sicurezza e delle certezze per il loro futuro. E questa e' la base sulla quale la incontreremo e discuteremo".
Riunione fiume del governo britannico - Il discorso di Theresa May è giunto dopo una riunione fiume del governo, con aspettative da resa dei conti, per decidere il da farsi dopo il flop ai Comuni di tutte le opzioni parlamentari di piano B sulla Brexit (dall'uscita soft al referendum bis) seguita alle tre bocciature dell'accordo proposto dalla stessa premier Tory.
Tusk: "Non sappiamo come finirà, ma siamo pazienti" - Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che su Twitter ha scritto: "Anche se, dopo oggi, non sappiamo quale sarà il risultato finale della Brexit, cerchiamo di essere pazienti".
Europa scettica - Intanto i leader europei continuano a voler evitare il caos di una Brexit senz'accordo, ma sta aumentando la preoccupazione che concedere al Regno Unito una proroga più lunga ponga rischi e risolva ben poco. Ad affermarlo e' una fonte dell'esecutivo Ue, mentre mancano meno di due settimane alla nuova data del divorzio e i deputati britannici restano nell'impasse su quale tipo di separazione vogliano.