La tragedia di Enna "si sarebbe potuta evitare se Loredana avesse parlato e colto i segni". Lo dice don Nicola Ilardo, parroco dell'unica parrocchia di Catenanuova, comune in provincia di Enna in cui Filippo Marraro, 51 anni, ha ucciso l'ex moglie Loredana Calì. "Lo conoscevo poco perché sono a Catenanuova solo da tre anni, ma in paese si sapeva che era violento con la moglie", ha aggiunto il sacerdote.
La cittadina siciliana, formata da poco meno di cinquemila abitanti, è sotto shock. Lunedì Marraro, padre di tre figli, due dei quali avuti dalla donna che ha ucciso, aveva prelevato l'ex moglie sotto casa della madre di lei, dove Loredana si era trasferita dopo la separazione. La mamma aveva visto che Loredana era salita sulla macchina dell'ex marito ma non aveva avvisato le forze del'ordine. Era stato invece Marraro, poco dopo a chiamarla per dirle che aveva ucciso la figlia.
Una mezz'ora di lucida follia: l'uomo uccide con due colpi di pistola l'ex consorte, va a scuola a prendere il figlio piccolo, al quale dice che ha ucciso la madre, chiama l'altra figlia, che è in gita scolastica in Puglia, e arriva sotto casa per attendere i carabinieri che ha già avvisato subito dopo l'omicidio. Ha pure il tempo di scambiare qualche battuta con la vicina di casa, che intuisce che è successo qualcosa di grave . Alla donna confessa: "Ho ucciso Loredana, Filippo Marraro non passa per cornuto". Fa una doccia e attende i carabinieri.
"E' il momento della riflessione e del silenzio, per il giorno dei funerali proclameremo il lutto cittadino", annuncia il sindaco di Catenanuova, Carmelo Giancarlo Scravaglieri. Il primo cittadino, insieme all'amministrazione, ad alcune associazioni e a don Nicola è tra gli organizzatori della fiaccolata organizzata martedì sera. "Sfileremo per le vie del paese per dire no alla violenza e ci riuniremo al Duomo in preghiera", afferma il parroco.