NELLA SEDE DELL'UNIVERSITA' STATALE

Fuorisalone 2019, con "Human Spaces" Interni riporta l'essere umano al centro dei progetti di designer e architetti

Simbolo della mostra-evento la grande scritta "Help" realizzata con due tonnellate di tappi di plastica. All'Orto Botanico spazio all'economia circolare, l'Audi City Lab si sposta all'Arco della Pace

© lapresse

Design e architettura devono tornare ad essere al servizio dell’uomo e delle sue esigenze di vita. Parte da qui “Human Spaces”, la mostra-evento della rivista Interni che porta al Fuorisalone, nella suggestiva cornice dell’Università Statale di Milano, alcuni dei più importanti progettisti internazionali. La riflessione nasce dall’uomo ma si estende a tutto ciò che lo circonda, con un focus sull’ambiente e la sostenibilità, perché - come diceva Oscar Niemeyer - “la vita è più importante dell’architettura”.

Ecco allora spuntare dal loggiato del Cortile d’onore due abeti rossi di circa 12 metri, abbattuti a novembre dall’ondata di maltempo che ha colpito la val di Fiemme e oggi sorretti da un grande cavalletto architettonico. E’ la “Foresta dei Violini” di Piuarch, opera promossa da CityLife. O la grande scritta Help che domina il prato del cortile, il disperato grido d’aiuto lanciato da Maria Cristina Finucci per portare l’attenzione sul disastro ambientale dell’inquinamento dei mari. Una ferita sanguinante, realizzata utilizzando due tonnellate di tappi di plastica, che la sera si accende come magma incandescente.

Piero Lissoni reinterpreta lo scafo di uno yacht, una struttura di 33 metri di cui resta solo l’ossatura “che ne racconta l’originaria purezza”. I fratelli Fernando e Humberto Campana rovesciano la curve architettoniche del Cortile della Farmacia e lasciano spuntare dall’erba sette torri alte cinque metri. Sono gli “Sleeping Piles” che vogliono riconnettere il mondo naturale al mondo interiore per affrontare una nuova poetica sull’occupazione dei luoghi pubblici.

La lotta al cambiamento climatico è raccontata dallo studio Waugh Thistleton Architects attraverso sedici cubi modulari in legno, una riflessione sul modo di progettare e costruire case e città. Tra gli archi del Loggiato Ovest Fabio Novembre racconta una fiaba inedita invitando i visitatori a fermarsi e riavvicinarsi su un letto rosso lungo 21 metri. Spazio poi alle giraffe di Marcantonio, omaggio a uno dei mammiferi più a rischio estinzione a causa del bracconaggio, e ai miraggi tra acqua e luce di Luigi Spedini.

Come ogni anno la mostra di Interni si estende dai cortili di via Festa del Perdono ad altri luoghi della città: l’Orto Botanico di Brera, dove Carlo Ratti Associati racconta con Eni l’economia circolare, l’Audi City Lab, che per il 2019 ha scelto gli spazi intorno all’Arco della Pace, e la Torre Velasca, per una settimana “faro blu” nel cielo della città. “Human Spaces” aprirà al pubblico l’8 aprile, inaugurando ufficialmente la Design Week, e sarà visitabile fino al 19.