Se HTC e Oculus si preparano al lancio di nuovi modelli di visori per la realtà virtuale e Valve, il gigante alle spalle del negozio online Steam, ha da poco annunciato di essere pronto a scendere in campo, il leader del settore punta a mantenere inalterato lo stato delle cose puntando sul software.
Saldamente in controllo del mercato degli headset VR, PlayStation con il suo PSVR non sente evidentemente il bisogno di ritoccare nulla, sotto il profilo dell’hardware. In parte perché qualche aggiustamento c’è già stato con il modello introdotto all’inizio del 2018, ancor di più perché la dipendenza dalle risorse tecnologiche di PlayStation 4 (che quelle sono e rimangono) rende impraticabile una simile strategia.
Spazio ai giochi allora, che sono tanti e spesso sottovalutati. E che puntano a diventare sempre di più. Solo qualche giorno fa il primo appuntamento con State of PlayStation, una trasmissione in streaming dedicata all’aggiornamento degli oltre 80 milioni di giocatori che hanno scelto una PS4, si è convintamente dilungata sulle novità previste per PSVR.
La prova di una parte di questi ha lasciato sensazioni in buona parte convincenti e rassicurato sulla varietà delle esperienze in arrivo per chi ha già abbracciato o vuole abbracciare quella strepitosa e inimitabile novità futuristica rappresentata dalla realtà virtuale.
I riflettori si sono concentrati in buona parte su Iron Man, che sfrutta il caschetto di PSVR e due controller Move per dare a chiunque la possibilità di scambiare qualche battuta con Miss Pepper e, ancora meglio, vivere le emozioni concesse dalla tuta ultra-tecnologica delle Stark Industries. Il gioco è prevedibilmente costruito per replicare quanto più efficacemente la sensazione di volare e di sparare fasci di energia dai palmi delle mani. Un sistema di controllo imperniato sul giusto orientamento dei controller Move, che diventano la fonte di energia sprigionato dalle mani, rende con insospettabile convinzione l’idea di svolazzare come il celebre Avenger del mondo Marvel.
Il gioco finale non mancherà di inserire fasi in cui spostarsi liberamente all’interno di zone piuttosto ampie, ma quanto provato in una versione preliminare chiedeva semplicemente (ma non troppo) di inseguire il jet privato di Tony Stark, caduto sotto il controllo del classico cattivone del caso.
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Ghost Giant: un'avventura divertente e delicata nei panni di un gigante.
Toni e stili diametralmente opposti per Ghost Giant, in arrivo da un piccolo ma talentuoso team svedese. Qui il visore di PlayStation ci trasforma in un gigante buono che svetta, fermo come una quercia secolare, in mezzo a un mondo costituito da tanti deliziosi diorami. L’effetto tridimensionale garantito da PSVR non fa altro che aumentare l’illusione di trovarsi effettivamente in un piccolo mondo fiabesco, impegnati ad aiutare Louie.
Orecchie da gatto e parlantina piuttosto sciolta, il piccoletto ha più di un problema da risolvere ed è proprio il giocatore, allungando le mani che stringono i controller Move, a interagire con il suo nuovo amico e i tanti ostacoli. Rilassante, divertente e ingegnoso, Ghost Giant sarà disponibile a partire dal 16 aprile.
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Tutta l'azione di uno sparatutto, con qualche elemento ancora da rivedere: Blood & Truth.
Per chi preferisce situazioni di gioco più tradizionali, ma vissute attraverso un punto di vista nuovo, ci sono Blood & Truth e No Man’s Sky. Il primo riprende l’idea del classico gioco d’azione dal ritmo furioso e con generoso spreco di proiettili ed esplosioni. Quando si tratta di farsi trascinare nelle sequenze più veloci e spettacolari, in cui tambureggiare sul grilletto, l’effetto è assicurato e a tratti travolgente. In altri momenti, quelli più pacati con porte da scassinare e movimenti semi-obbligati, si perde un po’ di ritmo e si finisce in sequenze di azioni non particolarmente interessanti o coinvolgenti.
“Sviluppo videogiochi da vent’anni ma con la realtà virtuale è come ricominciare a scoprire tutto da capo”, dice Iain Wright di London Studio, team responsabile del gioco. Il 29 maggio, con l’uscita di Blood & Truth, scopriremo se è stato trovato il giusto equilibrio tra le due anime.
Discorso differente per No Man’s Sky, l’imponente simulazione di esplorazione spaziale disponibile da anni e che si arricchirà a breve della possibilità di volare nelle galassie e muoversi sui pianeti godendo dell’immersione totale garantita solo dalla realtà virtuale. Il gioco rimane sostanzialmente identico a se stesso, ma gli accorgimenti pensati per sfruttare le potenzialità uniche di PSVR sono tanti.
Il sistema di controllo dei veicoli, con il joystick virtuale da stringere tra una mano (grazie a un controller Move) quando si è nel cockpit dell’astronave. O, ancora, la maniglia per il portellone della dune buggy da alzare effettivamente per uscire dopo una gita tra le sabbie bollenti o le nevi perenni dell’ennesimo pianeta.
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In Everybody's Golf VR ci si sente con i piedi sull'erba e con una mazza tra le mani: attenti allo swing!
Se si preferisce qualcosa di meno misterioso e più rilassante, PSVR può diventare un portale verso le tante buche che costituiscono i circuiti di Everybody’s Golf VR. Qui la tecnologia della realtà virtuale stupisce meno e si faticano a isolare trovate particolarmente suggestive, ma la sensazione di essere con i piedi sull’erba, immersi nel pacifico verde di un golf club, può bastare e avanzare per farsi prendere dalla voglia di scendere sotto al par per tutta la sera.
Anche in questo caso il sistema di controllo si affida a Move per emulare lo swing del bastone (si gioca meglio rimanendo in piedi), per quanto la precisione vada verificata dopo sessioni ben più approfondite di gioco.
Una carrellata di giochi, quindi, che sottolinea ancora una volta la varietà e le tante possibilità offerte dalla libreria di PlayStation VR. Esperienze promettenti per giocatori sedentari e rilassati, o scatenati e alla ricerca di adrenalina, sempre indossando il visore che non rappresenta più un futuro suggestivo e ipotizzabile, ma il presente dei videogiochi.