ACQUISTO IN CONTANTI O IN GENERI ALIMENTARI

Compravendita di voti nel Napoletano, 14 misure cautelari

Tra i reati contestati, a vario titolo, ci sono anche l'associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale e la rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio

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Compravano voti in cambio di posti di lavoro, generi alimentari o denaro contante: per le elezioni amministrative 2018, a Torre del Greco, nel Napoletano, il valore andava tra i 20 e i 35 euro. I carabinieri hanno ora eseguito 14 misure cautelari, anche nei confronti di due consiglieri comunali (uno agli arresti domiciliari e l'altro con divieto di dimora in Campania). A gestire la compravendita dei voti era, secondo l'accusa, un gruppo criminale.

Ai 14 indagati i carabinieri di Torre del Greco e il gip di Torre Annunziata contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra.

Un candidato, poi eletto consigliere comunale, in cambio di voti avrebbe fatto assumere a tempo determinato 5 persone in una ditta appaltatrice del servizio di nettezza urbana. Un altro candidato, anche lui eletto consigliere, è accusato di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio per avere informato di un controllo delle forze dell'ordine alcune persone che compravano voti davanti a un seggio.