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Ucraina, Zelensky in testa con il 30%: verso il ballottaggio con Poroshenko

Yulia Timoshenko, la zarina del gas data al secondo posto dagli ultimi sondaggi pre-voto, viene esclusa dal secondo turno. Il comico attacca Putin: "Ci restituisca il Donbass e la Crimea"

-afp

I voti degli elettori confermano i risultati degli exit poll delle presidenziali in Ucraina: si dovrebbe così andare al ballottaggio il 21 aprile fra l'attore comico Volodymyr Zelensky, che è in testa con il 30% dei voti, e il presidente uscente Petro Poroshenko, che si attesta al 16%. Terza (e quindi fuori dal secondo turno) l'ex premier Yulia Tymoshenko (13%), che contesta i dati. "Putin ci ridia il Donbass e la Crimea", ha tuonato Zelensky.

Per la conferma ufficiale dei risultati la legge dà dieci giorni di tempo, quindi fino al 10 aprile. "Ma speriamo che questa volta ci voglia meno tempo", ha sottolineato la direttrice della Commissione Natalia Bernatska. Ora il passaggio più delicato è superare lo scoglio delle (probabili) recriminazioni da parte degli esclusi, Timoshenko in testa. La Commissione ha già detto che di violazioni ce ne sono state, ma non gravi, quasi "fisiologiche".

Tra gli incidenti documentati vi è ad esempio il seggio a Kiev, dove le penne distribuite avevano l'inchiostro cancellabile o il caso di Puznyakovtsy, vicino a Mukachevo, nella regione della Transcarpazia, dove l'intero villaggio ha votato senza mostrare i documenti perché, a quanto pare, tutti gli scrutatori erano ubriachi e si sono giustificati dicendo che tanto "conoscono tutti gli abitanti di vista".

Più seria l'accusa degli attivisti del gruppo per i diritti umani Uspishna Warta, che hanno dichiarato di aver pizzicato alcuni osservatori di Poroshenko - come a Zaporozhye - a distribuire denaro in cambio di voti. Poroshenko ha già detto che "non vi sono informazioni valide per gettare dubbi sui risultati" ma Timoshenko ha promesso battaglia, assicurando attraverso il suo team che la conta "darà risultati diversi" e che al ballottaggio ci andrà proprio lei, la leader del partito a tinte populiste Patria.

Chi, per il momento, dormirà sonni senz'altro tranquilli è invece Zelensky. A quindici minuti dalla chiusura dei seggi giocava infatti a ping-pong (circondato dalle telecamere) nella sede del suo comitato elettorale dalla bella patina hipster, con un bar zeppo di bicchieri di spumante e luci al neon, a metà tra un ufficio di Google e un disco-pub. " Sono felice ma questo non è ancora il risultato finale", ha commentato a caldo il comico aspirante presidente.

L'attacco alla Russia di Putin - L'attore archivia i toni concilianti utilizzati finora nei confronti della Russia e attacca il presidente Vladimir Putin: non solo, dice, vanno resi all'Ucraina i territori occupati "del Donbass e della Crimea", ma dovranno essere pagati anche lauti "risarcimenti" alle popolazioni. Il cambio di passo rispetto alla vigilia, quando Zelensky si era detto disposto a trattare senza alcuna precondizione pur di mettere fine alla guerra, è notevole. L'elettorato di Poroshenko è d'altra parte giudicato dagli analisti come il più patriottico e il meno incline al compromesso.

Favorito nei sondaggi - Zelensky, stando ai sondaggi precedenti al primo turno, dovrebbe prevalere anche contro Poroshenko, ma da qui al voto del 21 aprile si apre un'altra campagna elettorale. Gli analisti, sempre loro, ritengono che l'elettorato di Timoshenko "per buona parte" dovrebbe riversarsi sul comico poiché di fatto "incompatibile" con Poroshenko. E già c'è chi sostiene che, in caso di vittoria, Zelensky darebbe l'incarico di guidare il governo proprio a Yulia. Un'ipotesi subito smentita da Dmitry Razumkov, portavoce del paladino anti-establishment: "Nessun accordo sottobanco".

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