"Un affetto commovente": così Jury Chechi ha commentato l'offerta di 70mila euro avanzata da "Reale Foundation" per acquistare i duecento trofei personali che l'olimpionico pratese aveva annunciato di mettere all'asta per finanziare i lavori di restauro della palestra cittadina in cui si allenava, l'Etruria. Niente più asta quindi: i trofei resteranno a Prato, nella palestra rinnovata con i 70mila euro offerti dalla fondazione.
"I miei trofei saranno esposti nella sede dell'Etruria dove potrò andare a vederli tutte le volte che ne avrò nostalgia - ha detto Chechi nella sede del museo d'arte contemporanea 'Pecci' -. Questa è una bella storia di buone pratiche". I lavori alla palestra inizieranno a breve e riguardano l'impianto elettrico e quello di riscaldamento.
"Veniamo da momenti tragici, nell'ultima riunione - ha raccontato Grazia Ciarlitto, presidente della Società ginnastica Etruria - ho addirittura annunciato che saremmo stati costretti a chiudere se non avessimo trovato i soldi per riparare gli impianti, i ragazzi si sono allenati al buio e al freddo. Ho bussato a tante porte, ma l'unica che si è aperta è stata quella di Jury Chechi".