MESSAGGI OSSESSIVI

Prato, le chat tra l'infermiera e il ragazzino: "Quanti figli pensi di volere?"

Agli atti i messaggi tra la donna e l'adolescente. Lei gli diceva: "Voglio separarmi da mio marito e fare una famiglia con te. Sei contento?"

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Con il ragazzino con cui ha avuto una relazione la donna 31enne di Prato parlava di un futuro insieme a lui, chiedendogli addirittura "Quanti figli pensi di volere?". I nuovi particolari del caso emergono dalle chat depositate agli atti dell'inchiesta prima della disposizione degli arresti domiciliari per l'infermiera.

Ricatti e minacce al ragazzino - La donna, accusata di atti sessuali con l'adolescente, all'epoca minore di 14 anni, e di violenza sessuale per induzione, avrebbe "soggiogato" la sua vittima con ricatti e anche con minacce. Gli diceva che, se l'avesse rifiutata, si sarebbe tolta la vita. "Non ce la faccio ad amare a senso unico", è il messaggio che gli manda il 14 febbraio". E ancora, quando il ragazzo le dice di amarla, lei subito gli scrive che si separerà dal marito. Gli risponde "Sto meglio perché so che mi ami" e gli chiede se sia contento della sua decisione di divorziare. Risposta: "Forse è più intrigante se resti con tuo marito". E allora nuove accuse da parte dell'infermiera: "Mi vuoi solo come amante", con il ragazzo che dice: "Non so ancora come andranno le cose".

Richiesta di revoca dei domiciliari - Intanto il martio della donna, convocato in procura, non si è presentato avvalendosi della facoltà di non rispondere e i legali della donna hanno presentato al Riesame un'istanza per revocare i domiciliari. Si attende comunque l'interrogatorio di garanzia, che sarà il 2 aprile.

Emersi contatti con altri minori - Sono state eseguiti gli esami del Dna sul figlio 11enne della coppia, che hanno stabilito che il padre è il marito. Un provvedimento deciso perché i pm ritengono che la donna abbia avuto contatti, e forse rapporti, anche con altri minori. Gli inquirenti hanno trovato tracce di scambi con un altro adolescente e nella cronologia delle ricerche internet c'erano siti pedopornografici. E ancora, la titolare della palestra frequentata dalla donna ha notato comportamenti sospetti. "Ho visto quella donna che parlava con un quindicenne mentre lui si faceva la doccia: non smetteva di guardare il corpo del ragazzino. Allora gli ho detto di trasferirsi nello spogliatoio dei maschi".