"Infranti i patti"

EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio ha chiesto l'arbitrato sulla fusione

Il manager italiano accusa i soci francesi di "infrangere i patti"

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E' guerra aperta tra Leonardo Del Vecchio e i soci francesi in EssilorLuxottica, l'holding nata dalla fusione che nei mesi scorsi ha portato alla nascita del gigante da 16 miliardi delle montature e delle lenti. La prima mossa l'ha fatta il fondatore del gruppo italiano, che con il 31% dei diritti di voto contro il poco più del 4% dei manager e dipendenti Essilor non intende farsi dettare la linea e ha chiesto un arbitrato per risolvere la situazione.

Come d'abitudine, non ha usato toni morbidi, affermando che "sono stati infranti i patti", che non punta a una presa di controllo del gruppo ma che è pronto alle vie legali. Il fondatore di Luxottica ha infatti depositato tramite la holding Delfin una domanda di arbitrato presso la Camera di commercio internazionale per "far accertare le violazioni dell'accordo di combinazione del 2017, che secondo Delfin sono state commesse da Hubert Sagnieres e da EssilorLuxottica dietro suo impulso, al fine di ottenere un'ingiunzione a rispettare tale accordo fino alla sua scadenza".

Del Vecchio vuole utilizzare insomma l'arbitrato, come previsto dal contratto in caso di contenziosi tra soci, perché sostiene che la parte francese abbia violato i patti di fusione. "Tali violazioni - spiega il comunicato di Delfin - consistono nel mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede previsti dall'Accordo di Combinazione del 2017 tra Essilor e Delfin, la quale è stata privata del potere di gestione paritetico che le pertiene ai sensi dell'accordo". Del Vecchio sostiene che il ricorso sia necessario per "preservare gli investimenti di tutti gli azionisti".

Hubert Sagnieres, il vicepresidente esecutivo di EssilorLuxottica, aveva anticipato la mossa del patron di Luxottica con una lettera ai dipendenti. Secondo Sagnie'res, Del Vecchio vuole prendere il controllo del gruppo numero uno al mondo degli occhiali "senza pagare un premio per azionisti". Il manager francese aggiunge inoltre di non voler essere "deviato da questioni di governance che spesso riflettono solo ambizioni personali". Sagnieres lamenta il fatto che Del Vecchio vorrebbe imporre come amministratore delegato di EssilorLuxottica il suo uomo, Francesco Milleri. Il gruppo da 16 miliardi di fatturato nato lo scorso anno è ancora alla ricerca di un nuovo amministratore delegato per lo stallo creatosi tra italiani e francesi.