Il demografo in quota Lega Giancarlo Blangiardo, presidente dell'Istat, ha rinunciato a prendere parte quale relatore al Congresso mondiale delle famiglie di Verona. La decisione è stata presa dopo le polemiche per la sua presenza. Fa comunque discutere anche la presenza di Silvana De Mari, medico e scrittrice condannata per diffamazione perché "offendeva in più occasioni l'onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale"
A protestare per la presenza di Blangiardo erano stati sia Cgil Flc e Femministat (sigla che riunisce le donne lavoratrici dell'Istat), sia la senatrice Pd Monica Cirinnà, secondo la quale "il rappresentante di una istituzione così fondamentale per la vita della Repubblica ha il dovere di mantenersi imparziale, per garantire il prestigio dell'Istat stesso".
Dopo le polemiche, così, Blangiardo ha rinunciato a partecipare "al fine - spiega una nota dell'ufficio stampa dell'Istat - di evitare che una decisione del tutto personale possa essere interpretata come una decisione del presidente dell'Istat".
Continua invece a far discutere la partecipazione di Silvana De Mari, medico e scrittrice di libri fantasy condannata per diffamazione perché secondo il giudice "offendeva in più occasioni l'onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale" e sostenitrice di una relazione tra omosessualità e satanismo. La De Mari è stata al centro di polemiche anche per affermazioni che sostengono sia "documentato che gli uomini che fanno sesso con altri uomini hanno rischi maggiori di contrarre malattie e tumori".
Intanto intorno all'evento in programma a Verona tra il 29 e il 31 marzo si stanno organizzano contromanifestazioni che hanno un parterre sempre più ampio di adesioni: tra gli ultimi a dare per certa la prossima partecipazione sono stati Amnesty, Telefono rosa, il segretario della Cgil Maurizio Landini e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.