"Un attacco criminale contro Israele al quale reagiremo con tutta la forza". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu dopo il razzo lanciato da Gaza che ha colpito una casa colonica a nord di Tel Aviv. Sette le persone rimaste ferite. "Vista la situazione di sicurezza - ha aggiunto - ho deciso di accorciare la visita negli Usa. Tra poche ore vedrò Trump e subito dopo tornerò immediatamente in Israele per seguire la situazione da vicino".
Durissimo il commento del portavoce del ministero degli esteri israeliano Emmanuel Nachshon: "Un razzo sparato da Gaza è esploso a nord di Tel Aviv, ferendo israeliani. Questo è un atto di aggressione deliberato e pericoloso condotto da terroristi palestinesi, incoraggiati indubbiamente dalla compiacenza del Consiglio delle Nazioni unite per i diritti umani". Il riferimento è a una recente condanna a Israele giunta appunto dall'organizzazione dell'Onu.
Secondo l'esercito israeliano a lanciare il missile è stata Hamas, l'organizzazione armata di liberazione palestinese, da una postazione nella zona di Rafah, a sud della Striscia. Un portavoce militare, il generale Ronen Manelis, ha fatto sapere che due brigate si stanno dirigendo verso il sud del Paese e che sono stati allertati migliaia di riservisti.
Israele ha inoltre chiuso i valichi di frontiera di Erez (persone) e Kerem Shalom (merci) con la Striscia fino a nuovo ordine. Lo ha deciso il Coordinatore delle attività di governo nei Territori, generale Kamil Abu Rukun. Al tempo stesso è stata ridotta l'area della zona di pesca a largo di Gaza.