CENERENTOLA D'EUROPA

Scende l'occupazione femminile, 4 Regioni italiane tra le 5 peggiori in Ue

In Campania, Calabria e Sicilia lavorano meno di 30 donne su cento contro una media Ue del 62,4%. Male anche la Puglia con il suo 32,8%

L'Italia resta la cenerentola d'Europa per l'occupazione femminile, con quattro Regioni del Sud che risultano  nel 2020 tra le cinque peggiori nell'Unione europea a 27. Meno di 30 donne su cento hanno un lavoro in Campania (28,7%), Calabria (29%) e Sicilia (29,3%). Male anche la Puglia con il suo 32,8%. Nell'anno della pandemia inoltre l'occupazione delle donne è scesa di 1,1 punti, passando dal 20,1% al 49% (contro il -0,6% in Ue). 

Peggio di noi la Mayotte francese - Peggio delle quattro Regioni italiane fa solo la Mayotte, una Regione d'oltremare francese che si ferma al 23,9% nell'occupazione femminile, che in Europa registra un tasso medio del 62,4% per le donne tra i 15 e i 64 anni. 

In Campania come nella Regione di Ankara - Una situazione simile a quella della Campania si trova nella Regione di Ankara, in Turchia, dove il 28,7% delle donne sono occupate, mentre in Germania la media complessiva è del 73,1%, con alcune zone del Paese oltre il 78%. Se quindi l'Italia è tra i Paesi con il più basso tasso di occupazione "rosa" (ma non siamo gli ultimi, la Grecia ci batte con il suo 47,5%), la situazione si complica ulteriormente se consideriamo le situazioni territoriali, per i forti divari a livello regionale. 

Forti divari territoriali in Italia - Se infatti la media italiana di occupazione femminile è inferiore di 13,4 punti alla media Ue, ci sono però diverse Regioni sostanzialmente allineate (l'Emilia Romagna, per esempio, pur registrando un calo, si attesta al 62%) e altre lontane di oltre 33 punti. 

Occupazione maschile, divario meno forte - Il divario è meno forte se si guarda all'occupazione maschile, con una percentuale complessiva del 67,2% contro il 72,8% Ue. In  molte Regioni del Nord il tasso di occupazione degli uomini supera quello medio in Europa, come la Lombardia (74,3%) e l'Emilia Romagna (75,5%), mentre in diverse Regioni del Sud si supera di poco una persona al lavoro su due nella fascia d'età 15-64 anni. In Campania e Calabria il tasso di occupazione è al 53,3% mentre in Sicilia al 52,9%, una Regione in cui è aumentato nel 2020 (dal 52,6%) nonostante la pandemia, insieme al Friuli Venezia Giulia. In Germania l'occupazione degli uomini è del 79,1% in media ma raggiunge l'85,6% nello Schwaben. 

Tasso occupazione complessivo al 58,1% - Se si guarda al tasso di occupazione complessivo l'Italia, con il suo 58,1% (in calo dal 59% del 2019) è il Paese con il più basso tasso in Ue dopo la Grecia, ma a causa dei forti divari a livello territoriale ha tre Regioni tra le cinque peggiori in Europa, superato solo dalla Mayotte e dalla Guyana, anche questa francese. Se il divario complessivo rispetto alla media Ue (67,6%) è il 9,6 punti, si superano i 26 per la Campania, che nel 202 si ferma al 40,9%. La situazione è di poco migliore in Sicilia (41%) e in Calabria (41,1%). 

Fascia 20-64 anni, molte Regioni sotto il 50% - Considerando poi la fascia d'età subito dopo il termine della scuola superiore, cioè i 20-64 anni, si conferma la distanza tra le Regioni italiane del Sud e la media europea. Il tasso di occupazione complessivo in Ue in questa fascia di età è del 72,3%, quasi 10 punti oltre il 62,6% medio in Italia, ma se le Regioni del Nord si aggirano su percentuali oltre il 70%, ci sono Regioni largamente al di sotto del 50%, sempre soprattutto a causa della scarsa occupazione femminile, con Campania e Sicilia al 44,5% e Calabria al 44,4%. 

Meridione penalizzato anche considerando i 25-44enni - Anche nella fascia di età 25-44 anni, cioè quella in cui si è sicuramente concluso il percorso educativo e si hanno maggiori energie per lavorare, il Sud è fortemente penalizzato con una media del 48,8% di occupati complessivi in Campania in questa fascia a fronte del 79,8% in Ue. Va ancora peggio per le donne, con appena un terzo della forza lavoro femminile occupata in Campania (il 34,1%) contro il 74,1% medio in Ue. Anche in questa fascia d'età ci sono quattro Regioni italiane tra le cinque peggiori in Europa per tasso di occupazione delle donne.