NEI PRESSI DELLA VECCHIA BARACCOPOLI

Migranti, incendio nella nuova tendopoli di San Ferdinando: un morto

La struttura, che ospita 840 stranieri, si trova a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli smantellata il 7 marzo

© ansa

Un senegalese dio 32 anni, Sylla Noumo, è morto in un incendio divampato nella nuova tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, gestita prima dal Comune e ora dalla Caritas. Il complesso ospita 840 stranieri e si trova a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli, smantellata nelle scorse settimane, in cui nel giro di un anno tre migranti sono morti a causa di roghi divampati nelle strutture fatiscenti.

Le fiamme sono divampate in un angolo della tenda da sei posti, dove erano posizionati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, che hanno estinto il rogo. Nell'incendio è andata distrutta solo una tenda.

La vittima era stata trasferita nella nuova struttura a inizio marzo. Il suo cadavere completamente carbonizzato è stato rimosso e la bara trasportata in obitorio. Un centinaio di migranti si sono raccolti i silenzio ponendo le loro mani sopra al mezzo funebre.

La tendopoli, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è vigilata e attrezzata, con presenza di servizi igienici e presidi sanitari. All'inizio di marzo, la struttura era stata ampliata per consentire il trasferimento di una parte dei migranti che viveva nella baraccopoli sorta a poche centinaia di metri e che è arrivata ad ospitare, nel periodo invernale della raccolta degli agrumi, anche tremila persone. Il complesso è stato definitivamente abbattuto il 7 marzo.